Progetti per la sistemazione idraulica di 7 torrenti. L’Anac blocca il Comune

Lo scorso dicembre il Comune di Messina, Dipartimento di protezione civile, aveva avviato una manifestazione d'interesse per individuare i soggetti cui far redigere i progetti esecutivi per la sistemazione idraulica di sette torrenti cittadini. Nel bando l'Amministrazione indicava che gli operatori economici dovessero essere solo specialisti in opere idrauliche, pur ravvisandosi – fra i lavori – anche specializzazioni di altri settori.

Un professionista, l'ing. Manlio Marino, che aveva fatto più volte rilevare le criticità del bando, contestava ufficialmente la procedura seguita dal Comune, ed inviava all'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) una circostanziata relazione. L'organo presieduto da Raffaele Cantone ha accolto in pieno tutte le censure mosse dal progettista messinese ed ha richiamato la stazione appaltante al rispetto delle disposizioni violate.

In particolare – si legge nella nota dell’Anac – “il progetto è stato classificato come appartenente alla categoria Idraulica – D.02 – Bonifiche ed irrigazioni a deflusso naturale, sistemazione di corsi d’acqua e di bacini montani di cui al dm 143/2013 e oltre a opere di sistemazione idraulica comprende anche la costruzione di 3 ponti per mettere in collegamento il nucleo abitato in destra idraulica con la viabilità comunale presente in sinistra idraulica”.

L’ing. Marino aveva chiesto al Comune se fossero utilizzabili anche i requisiti maturati nella progettazione nel settore “Strutture”, ricevendo un diniego.

L’Anac ha chiarito che l’individuazione della categoria rientra nella responsabilità tecnica della stazione appaltante, e quindi del Comune, ma che “è sempre soggetta a obbligo di motivazione e deve essere supportata da idonee valutazioni tecniche”. In più di un caso, relativi ai sette interventi di sistemazione idraulica, “emerge una compresenza di opere idrauliche e opere strutturali e/o stradali; ciò rende opportuno un maggior dettaglio nella descrizione delle singole opere e dei relativi costi, al fine della individuazione della categoria prevalente sulla cui base selezionare i soggetti da invitare alla successiva procedura negoziata”.

Sono i motivi per i quali l’Anac ha richiamato il Comune “al rispetto delle disposizioni violate”.

Un richiamo adesso ripreso anche dall’Ordine degli Ingegneri, che invita il Dipartimento Protezione Civile ed il direttore generale Le Donne “a voler provvedere con la necessaria urgenza al rispetto delle indicazioni contenute nella nota dell’Anac e nello specifico a voler annullare in autotutela tutte le determinazioni fino ad oggi intraprese per la manifestazione d’interesse di cui si parla”.