Furci. Giuseppe, la “lezione” dello studente disabile giunto alle finali nazionali di corsa campestre

FURCI. Per ottenere risultati in tutti gli ambiti della vita, personale e lavorativa futura, cosa fondamentale è la nostra motivazione, la nostra perseveranza e seria intenzione a perseguire un determinato obiettivo con sacrificio e impegno quotidiano. Questo è l’insegnamento che la scuola deve dare agli studenti utilizzando tutti gli strumenti possibili, non ultimo lo sport: qualunque sia l’attività fisica che ci impegna, dobbiamo allenare mente e corpo per raggiungere il traguardo prefissato.

Lo sa bene Giuseppe Langher, studente diversamente abile dell’Istituto d’Istruzione Superiore “S. Pugliatti” di Taormina, che frequenta il III anno dell’indirizzo “Turismo” della sede associata di Furci Siculo. Giuseppe non è nato con il fisico atletico e facile al movimento, ma questo non lo ho fatto desistere dalla sua volontà ferma di mettersi alla prova e di migliorarsi giorno dopo giorno correndo a più non posso in vista delle gare sportive studentesche alle quali ha preso parte. Il 14 febbraio ha vinto la gara di corsa campestre a Terme Vigliatore, classificandosi al primo posto nella sua categoria e ottenendo il diritto di partecipare alla finale regionale che si è tenuta a Gangi, in provincia di Palermo, il 17 marzo.

Non lo credeva nemmeno lui di poter fare ancora meglio, ma così è stato ed, essendo nuovamente arrivato primo, andrà a Gubbio nelle date del 10-13 aprile per gareggiare, sfidando questa volta alunni provenienti dalle diverse scuole d’Italia, nella finale nazionale di corsa campestre organizzata dal Miur e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera.

I docenti Giancarlo Miuccio e Alessandra Gregorio lo hanno fin qui accompagnato in questa avventura che è diventata fonte di insegnamento e arricchimento personale per tutti: Giuseppe, che difficilmente dimenticherà la sensazione che si prova nell’ottenere un risultato insperato, ma sognato, e i suoi insegnanti che da lui, dal suo impegno mai mancato nonostante il suo “partire svantaggiato”, hanno tanto imparato. Il dirigente scolastico Luigi Napoli, da sempre attento al percorso di formazione e di crescita degli alunni della sua scuola, conosce bene la funzione sociale ed educativa dello sport come opportunità di crescita individuale e di coesione sociale e come attività caratterizzata da valori quali l’impegno, il rispetto e il concetto della vittoria frutto di dedizione e sacrificio e, per questo, incoraggia i suoi docenti a motivare e a formare i futuri cittadini di domani anche attraverso l’attività sportiva. Tifiamo tutti per Giuseppe che, al di là di come andrà a finire la sua gara a Gubbio, ha già vinto: lui è campione di sport e di vita.