Grazia Sturniolo: “Noi, co.co.co nella scuola senza garanzie nè certezze sul domani”

Nel mondo del precariato c’è chi continua ad essere doppiamente penalizzato. E’ il caso che ci viene segnalato da Grazia Sturniolo, in attesa, come altre quasi mille persone, di risposte definitive e chiare sul loro futuro. Le loro storie, dislocate in diverse regioni d’Italia hanno un unico comune denominatore: la mancanza di garanzie su diritti che vengono riconosciuti ad altri e l’incertezza sul domani.

“Lavoro in qualità di assistente amministrativo in una scuola pubblica statale,Messina,con un contratto di co.co.co D.M 66/2001 (contratto di collaborazione coordinata continuativa),dal mese di Luglio 2001, a tutt'oggi. Faccio parte, insieme ad altri 930 lavoratori,dislocati tra diversi regioni quali Lazio,Campania,Puglia,Abruzzo,Calabria, Sicilia,Sardegna, stesso contratto, di quella categoria di lavoratori dimenticati,caduti nel "buco nero" così lo chiamo io, dal quale non si riesce ad uscire. Lavoriamo nelle segreterie scolastiche con qualifiche di assistenti amministrativi o tecnici, 30-36 ore settimanali,ma con diversi diritti rispetto al personale di ruolo. Non abbiamo diritto alle ferie, nè alla tredicesima mensilità,nè TFR ,ne copertura pensionistica (quindi pensione da fame)e ancor peggio,non avendoci mai riconosciuto il servizio, non possiamo partecipare alla procedura concorsuale dei bandi dei 24 mesi, solo come personale esterno,anche se siamo di fatto in organico al 50%. Abbiamo più volte gridato alla stabilizzazione, ad una e vera dignitosa posizione lavorativa, con sottosegretari e ministri alla Pubblica Istruzione e Amministrazione,ultimamente anche con il sottosegretario on.Faraone. Tutti promettono ma ad oggi i risultati sono questi. Questa mail è grido di speranza, mio e di 930 famiglie.

Grazia Sturniolo