Ancora nessuna soluzione per il secondo palagiustizia. Santalco sprona Accorinti

Per mesi è stato tema al centro del dibattito, ma la soluzione definitiva, tanto per cambiare, non è ancora stata trovata. Adesso è il consigliere comunale Giuseppe Santalco a riportare alla luce le vicende del secondo palagiustizia, il cui iter sembra fermo.

Lo scorso 23 gennaio, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l'ordine del giorno “Individuazione del secondo Palazzo di Giustizia”, con il quale si chiedeva di individuare la Casa dello Studente come luogo idoneo per la sua realizzazione. In quell’occasione, però, il sindaco Renato Accorinti aveva comunicato di voler ascoltare diverse forze per allargare l'orizzonte ed individuare altri siti. In particolare, si pensava all'area militare ed alla Caserma di Bisconte.

“Il sindaco – afferma Santalco – aveva dichiarato che una decisione sarebbe stata sicuramente presa, ma sono trascorsi oltre cinque mesi e questo non è ancora avvenuto. Tra l’altro, l'area militare di Bisconte non può essere utilizzata in quanto ancora di proprietà del Ministero della Difesa, risulta di difficile accesso e priva di opere di urbanizzazione primaria con anguste vie e carenza di mezzi pubblici”.

L’invito è dunque quello di abbandonare l’idea Bisconte e di propendere definitivamente per il palazzo della Casa dello Studente, così come stabilito dal Consiglio comunale. L’idea era però stata scartata per motivi di viabilità, per l’assenza di parcheggi e per il probabile aumento del traffico, in una zona già congestionata.

Santalco vuole comunque sapere perché siano state rallentate le procedure per il secondo palagiustizia, soprattutto alla luce del fatto che il Comune, “in palese stato di predissesto, continui a pagare ben 1,8 milioni di euro per l'affitto dei locali da adibire ad uffici giudiziari” e dei rischi sussistenti “nel mantenere presso l'ufficio di Palazzo Piacentini attività giudiziarie lavorative sovraffollate”.