Palagiustizia satellite, tutto fermo. Ed il conto è salato per il Comune

Sul secondo Palazzo di giustizia tutto tace. L’amministrazione Accorinti non è ancora riuscita ad imprimere quell’accelerazione che la città si aspettava e così tra soluzioni scartate, vedi Casa dello Studente, e soluzioni ipotizzate, vedi area ex ospedale militare di v.le Europa, caserma di Bisconte, area che ospitava l’ex istituto industriale “G. Marconi, tutto continua a restare fermo, da 20 anni. Nonostante quel finanziamento ministeriale da 14 milioni di euro ancora “in stand-by”. A provare a dare una scossa ci pensa il consigliere comunale di centro-destra Piero Adamo, che ha inviato una lettera al sindaco Renato Accorinti e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale , Emilia Barrile

Il rappresentante del Civico Consesso ricorda che l’Aula si era espressa in favore della soluzione “Casa dello Studente” con larga condivisione da parte di diverse forze politiche. «La predetta soluzione – lo preciso da promotore dell’odg poi condiviso da tutti i Consiglieri Comunali presenti – non pretendeva di essere la “migliore in assoluto”, la soluzione “perfetta”, ma, viceversa, partendo dalla consapevolezza dell’urgenza di risolvere questa annosa questione che ad oggi ha comportato, e comporta, un immenso sperpero di denaro pubblico oltre che enormi sacrifici da parte degli operatori della giustizia, aveva (ed ha) il pregio della concretezza e della tempestività che, invece non sembrano avere altre soluzioni prospettate».

Secondo Adamo l’ipotesi “Casa dello studente” avrebbe raggiunto almeno tre obiettivi contemporaneamente: «una inedita e virtuosa sinergia fra Amministrazioni pubbliche (Comune, Università, Provincia Regionale); l’assenza di speculazioni (il denaro del finanziamento ministeriale circuitava fra Amministrazioni pubbliche); il riutilizzo di “due beni comuni” allo stato dismessi (la Casa dello Studente e l’Hotel Riviera); oltre che la vicinanza netta a Palazzo Piacentini».

Nella sua lettera i consigliere di centro- destra concentra l’ attenzione sull’aspetto finanziario legato alla “telenovela” del palagiustizia satellite, sottolineando che «ogni anno, e da vent’anni, il Comune, nelle more di trovare la soluzione perfetta, sborsa la somma astronomica di € 1.871.743,62 in locazioni di edifici pur potendo usufruire di uno stanziamento di oltre 14 mln di euro presso il Ministero della Giustizia». Adamo fa quindi i conti in tasca al Comune e spiega che dal 23 gennaio scorso« giorno in cui per la prima volta il Civico Consesso si è espresso nettamente per una soluzione (Casa dello Studente ndr) …. abbiamo buttato al vento € 467.935,905 »

L’esponente del Consiglio comunale sollecita il sindaco Accorinti «a rendere partecipe il Consiglio Comunale, e quindi l’intera Città, delle soluzioni immaginate e dei tempi certi di realizzazione delle stesse, ricordando che ogni mese di “riflessione” e di “approfondimento” costa alla Comunità € 155.978,635 di soldi pubblici»

Nell’invitare la Presidente del Consiglio Barrile a calendarizzare a breve un dibattito sull’argomento, Adamo lancia una frecciatina ad Accorini «non basta più “rifarsi” sull’inerzia e sull’incapacità della precedenti amministrazioni per giustificare ogni mese uno spreco di queste proporzioni. La “responsabilità politica” di scegliere, dopo anche le indicazioni pervenute dal Consiglio Comunale, a questo punto è Sua. Indichi la Sua soluzione concreta ed immediata. Non cada nella malattia tutta messinese di “non fare per fare meglio”. La Città ha bisogno di scelte. Subito».

DLT