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Strada Panoramica. Chiofalo: “Il limite di velocità si può alzare”. De Luca: “Vediamo…”

MESSINA – Doppia corsia per senso di marcia, carreggiate separate, guard rail, rotatorie agli incroci, messa in sicurezza realizzata pochi anni fa, nessun attraversamento pedonale. Limite di velocità? 50 km/h. E’ l’assurdo della Strada Panoramica dello Stretto, che dovrebbe servire a sgravare di traffico la congestionata litoranea, che ha una sola corsia per senso di marcia, ma che invece non svolge appieno il suo compito.

La Polizia Metropolitana, infatti, si apposta spesso ai bordi della carreggiata con autovelox, per “beccare” chi supera quel limite. Così c’è anche chi ha smesso di andarci, per evitare brutte sorprese, e ha scelto di intasare sempre più la riviera, visto che il limite di velocità è uguale.

Ma se sulla litoranea il limite di 50 è d’obbligo, visto che è una strada evidentemente urbana, tra mare, case e negozi, non altrettanto sulla Panoramica, dove invece un limite più alto dovrebbe consentire uno scorrimento più veloce in una zona sprovvista di tangenziale.

La priorità è quella di evitare incidenti, è chiaro, ma il codice della strada prevede dei limiti di sicurezza a seconda della classificazione: 50 km/h nelle strade urbane del centro città, 70 km/h nelle strade urbane di periferia a scorrimento veloce, 90 km/h nelle strade extraurbane provinciali e statali, 110 km/h nelle superstrade con caratteristiche autostradali.

La Panoramica, evidentemente, non rientra né nella prima fattispecie né nell’ultima. E il numero di incidenti è diminuito drasticamente negli ultimi anni, cioè da quando la strada è stata messa in sicurezza, soprattutto con la realizzazione delle rotatorie.

Succederà lo stesso, entro i prossimi quattro mesi, sull’ultimo tratto, quello più a nord, compreso tra Papardo e Granatari, finora ridotto ai minimi termini. A quel punto si potrebbe pensare di elevare il limite di velocità lungo tutti i 7 chilometri del percorso.

“Il limite è di 50 perché oggi è considerata una strada urbana – dice l’ing. Anna Chiofalo, dirigente del servizio viabilità Distretto Peloro Eolie della Città Metropolitana di Messina -, anche se potrebbe sembrare di una tipologia diversa. Le strade extraurbane provinciali e statali, dove il limite è di 90 km/h, hanno bisogno di strade laterali di immissione e altre caratteristiche che qui mancano”.

Tra i 50 e i 90 c’è però la via di mezzo dei 70. “Sì, si può fare l’aumento a 70 con una determina dirigenziale – conferma la Chiofalo –, del resto il limite di 50 non lo rispetta quasi nessuno e la strada può essere considerata a scorrimento veloce. Dovremmo anche trovare le risorse per cambiare la segnaletica e dovrei prendermi la responsabilità perché, in caso di incidente per velocità elevata, un giudice potrebbe anche contestarci di aver alzato il limite…”.

Per questo l’ing. Chiofalo cerca la sponda del sindaco De Luca, che però temporeggia. “Quando finiranno i lavori proverò io a guidare su quella strada, che sono una schiappa. Andrò a 51 km/h e se provocherò un incidente vorrà dire che sarà meglio lasciare tutto così com’è. Se invece tutto filerà liscio… poi vediamo”.

Un eccesso di prudenza che somiglia a uno scarico di responsabilità. Nel frattempo, però, sarebbe opportuno non multare chi va a 55 o 60 km/h, perché in una strada tanto ampia, oggettivamente a scorrimento veloce, non può essere considerato pericoloso.