Disagi e pericoli da Ponte Gallo a Tono. Allarme anche per i torrenti

Non passate da quella strada. Sarebbe il caso di dirlo. Innumerevoli le richieste di intervento che arrivano dalla sesta circoscrizione per segnalare i pericoli sulla statale 113. Pericoli alcuni che insistono da diversi anni, ma il consigliere Mario Biancuzzo non si arrende e continua a sollecitare gli organi competenti perché intervengano a mettere fine al rischio per i residenti e per chi da quella strada transita giornalmente. Ieri Gesso, oggi il tratto da ponte Gallo a Tono, domani chissà.

In corrispondenza del Ponte Giudeo l’impalcato del ponte (in fotografia) è rimasto danneggiato da alcuni incidenti che si sono verificati sul posto. L’ultimo solo venerdì che ha costretto i carabinieri della stazione di Castanea e la Polizia Municipale che sono intervenuti a chiudere la strada per diverse ore. Assicurato il peggio, resta adesso il danno. Il tratto stradale in questione è pericolante e la delimitazione della strada sembra pronta a cedere da un momento all’altro.

Da Ponte Giudeo a Corsari, dove la situazione non migliora. La frana del 1 marzo 2011 ha lasciato brutti ricordi. Impossibile dimenticare, anche per chi lo volesse. A testimonianza dell’accaduto rimangono infatti i resti della frana sulla strada che “ostacola il transito e crea una elevata situazione di rischio per la pubblica e privata incolumità”. Biancuzzo, inoltre, in una precedente nota aveva sollecitato la messa in sicurezza del tratto in questione, anche per il rischio di una nuova frana.

Anche a Calamona non c’è stato alcun intervento fino ad ora. A creare pericolo è un avvallamento stradale, probabilmente dovuto alle copiose piogge dello scorso anno. Il consigliere ha chiesto più volte la risistemazione del manto stradale deformato, che costringe i mezzo pesanti a invadere la carreggiata opposta, in curva. Da un anno ancora nulla di fatto.

Alla pessima manutenzione della strada si aggiunge il pericolo derivante dai torrenti. “I solchi di scolo – afferma Biancuzzo – sono completamente invasi da terriccio e pietrame lungo la suddetta arteria statale ad alta densità di traffico, le acque meteoriche non raggiungono i torrenti per defluire”. Ad Orto Liuzzo, per gli stessi motivi, l’acqua che il torrente non defluisce va a finire nell’abitazione di un residente, secondo quanto riporta la nota: “le acque piovane non raggiungono il torrente Campanella, ma si riversano all’interno del cortile dell’abitazione, generando una elevata situazione di pericoli per la pubblica e privata incolumità”.

La panoramica offertaci non è della migliore. Mario Biancuzzo auspica “interventi rapidi che possano dare definitiva soluzione alle situazioni di rischio evidenziate, a scanso di eventuali responsabilità civili e penali che si potrebbero determinare a causa dei mancati interventi”.