Quei rattoppi destinati a durar poco. E c’è ancora chi ruba le griglie dei tombini

A gruviera le strade cittadine. La denuncia parte da via Sicilia, nei pressi di Viale Europa dove la ricolmatura di un avvallamento del manto stradale sembra non essere stata compiuta proprio a regola d’arte. Laddove fino a qualche tempo fa faceva bella mostra di sè un affossamento della carreggiata, adesso si profila – nonostante i lavori di messa in sicurezza – un nuovo cedimento del suolo.

Il timore è che la spaccatura del terreno sia stata trattata con un semplice “rattoppo” temporaneo. Una colata di asfalto che non abbia risolto definitivamente il problema obbligando, anzi, a successivi aggiustamenti con un dispendio, in conclusione, maggiore di quello originariamente preventivato.

Ma talvolta, ad aggiungere a disservizi e insufficienze amministrative il loro incivile “zampino”, anche i vandali di turno. Ad accendere i riflettori sulla realtà di incuria e noncuranza verso il bene pubblico, il consigliere della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo, che constata il furto di un tombino di copertura di un pozzetto collegato alla rete fognaria, sulla strada provinciale che collega la frazione di Spartà ai villaggi collinari di Massa San Giorgio, Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni e Castanea.

Al di là delle motivazioni estetiche e, di pur maggiore rilevanza, sanitarie, il pericolo imminente è rappresentato tuttavia dal fatto che l’assenza della botola porta a un incunearsi del manto proprio in prossimità di una curva, rendendo l’attraversamento insidioso per gli automobilisti che frequentemente si avvalgono dell’arteria anche per raggiungere il centro cittadino. Un trabocchetto di difficile elusione che ha spinto lo stesso Biancuzzo a richiedere il tempestivo interesse alla problematica da parte del direttore generale dell’Amam.

Dopo gli analoghi furti di San Saba, Rodia e Acqualadrone, si tratta dell’ennesimo fenomeno di deturpamento gratuito delle strutture pubbliche.

(Sara Faraci)