Messina non può accogliere i sopravvissuti, mancano strutture idonee

Il dolore, la strage e le immagini di morte che ieri hanno invaso le reti di tutto il mondo resteranno a lungo indelebili nella memoria degli italiani. Un popolo, il nostro, che sa quando mettere da parte l’indifferenza e sa quando mostrare tutto il suo cuore solidale.

Anche Messina si era unita all’appello ed all’impulso di dover trovare un modo concreto per aiutare.

Così, in mattinata, i rappresentanti dell’Amministrazione, dell’Università, della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine si erano riunite in un vertice alla Prefettura per valutare la possibilità di ospitare alcune migliaia di migranti sopravvissuti.

Dopo lunghe osservazioni e discussioni, però, si è arrivati alla conclusione che Messina non può materialmente mettere a disposizione luoghi idonei per accogliere questo grande numero di persone.

Che succederà dunque?

Verranno dirottati verso altre città d’Italia anche se, in caso di estrema necessità, si cercherà comunque di trovare una soluzione. Quale? Ancora non si sa, ma di certo si sta valutando anche questa opzione.

E intanto il Presidente della Regione Rosario Crocetta dichiara, senza mezzi termini, che questo è “il fallimento della legge sull’immigrazione, è il fallimento della Bossi-Fini”.

E mentre Angelino Alfano, ministro degli Interni, ringrazia le comunità di Agrigento che hanno dato la loro disponibilità per dare alle vittime una “degna sepoltura”, il Sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, urla “noi i morti non vogliamo contarli più”.

Veronica Crocitti

@VCrocitti