L’ing. Bonaccorso: “La pista ciclabile è tracciata in modo scorretto”

Che ci sia qualcosa di strano è visibile ad occhio nudo. In via Garibaldi, in particolare, la nuova pista ciclabile, tra due linee bianche, appare strettissima, frutto anche della linea gialla all’interno, accanto alla vicina corsia preferenziale dei mezzi pubblici.

In via Cesare Battisti, piazza Pugliatti, corso Cavour e viale Boccetta, invece, la pista assume dimensioni normali. Anche in questo caso, però,la linea gialla è tracciata all’interno della pista ciclabile. E, secondo l’ingegnere dei trasporti, Andrea Bonaccorso, che ci ha scritto, si tratta di un errore.

“L'occhio spesso inganna e il rigore scientifico imporrebbe una misurazione prima di formulare qualsiasi giudizio – premette Bonaccorso -. La pista sarebbe a norma nel caso in cui venisse soddisfatto il requisito della larghezza minima di 1 metro e mezzo. Nulla impongono le norme nel caso in cui la pista fosse più larga, l'importante è che non sia più stretta del valore limite. Un’osservazione che può essere fatta ad occhio nudo riguarda invece l'ampiezza della corsia preferenziale: posizionando le strisce in modo corretto, la corsia degli autobus subisce un evidente accorciamento ed è lecito domandarsi se a correzione avvenuta tale corsia sia larga 3 metri e mezzo così come fissato dalle norme”.

Secondo Bonaccorso, in via Garibaldi non c’è l’ampiezza necessaria per realizzare due corsie, la corsia preferenziale e la pista ciclabile. “Essendo le strade interessate di categoria E, la norma fissa le seguenti larghezze: banchina mezzo metro, pista ciclabile un metro e mezzo, corsia preferenziale tre metri e mezzo, corsia auto tre metri. La semicarreggiata di via Garibaldi è larga 11 metri, ma 0,5 (banchina) + 1,5 (pista ciclabile) + 3,5 (corsia preferenziale) +3 (corsia di marcia) + 3 (corsia di sorpasso) + 0,5 (banchina) fa 12 metri. Dunque qualcosa non quadra”.