Atm, la linea 73 non è in funzione dall’inizio dell’anno scolastico

I collegamenti urbani a Messina, si sa, non figurano ai primi posti per efficienza e puntualità. Ma un po’ di ritardo in una città trafficata è una condizione accettabile. Quello che non è accettabile è aspettare un autobus che non arriva mai. Stiamo parlando della linea 73 che dovrebbe collegare piazza Cavallotti con le zone di Masse e la frazione di Castanea. Il condizionale è d’obbligo. Infatti, secondo quanto riportato dal consigliere della sesta circoscrizione, Carlo Rizzo, dall’inizio dell’anno scolastico la linea 73 non è mai passata.

I disagi che questo crea sono notevoli. Molti ragazzi all’uscita della scuola non riescono a tornare a casa, altri aspettano alla fermata dell’Atm in attesa di qualcuno che dia loro un passaggio. Alcuni genitori sono costretti ad andare a prendere i propri figli, condizione non tollerabile, ma alcuni non ne hanno la possibilità. E, condizione paradossale, i ragazzi sono abbonati a un servizio che non c’è.

“E’ una vera e propria discriminazione, sicuramente i soli nel comune di Messina a non avere il servizio pubblico e la pari dignità sociale come previsto dalla costituzione – tuona Rizzo -. I ragazzi delle famiglie più povere forse non debbono avere lo stesso diritto allo studio degli altri? i genitori che non possono permettersi il lusso di una macchina fanno abbandonare gli studi ai propri figli? – continua il rappresentante del quartiere -. In un’Italia dove la costituzione garantisce il diritto alla mobilità e allo studio tutto questo è inaccettabile”.

I tentativi portati avanti in questi mesi di ovviare alla problematica sono risultati vani, così Rizzo fa sapere che procederà nella prossima settimana inviando una lettera a nome dei genitori al commissario Croce e al prefetto Trotta perché si metta la parola fine a questa situazione insostenibile. (Giusy Briguglio)