Il caso di Augusta Turiaco verrà sottoposto allo studio internazionale dei vaccini anti Covid. Il gruppo scientifico del Dipartimento di Neurologia dell’Amsterdam University Medical Centers con il prof. Coutinho e l’International Cerebral Venous Thrombosis Consortium (ICVTC) hanno avviato uno studio osservazionale di tutti i casi di trombosi venosa cerebrale dopo vaccino anti-Covid19 registrati nei centri europei membri del Consortium.
Tra questi c’è anche quello relativo all’insegnante 55enne di Messina, morta lo scorso 30 marzo. L’ipotesi per lei è che il decesso sia correlato alle complicanze dopo il vaccino Astrazeneca, effettuato qualche giorno prima.
Allo studio partecipa anche l’Università di Messina e il Policlinico Gaetano Martino.
L’analisi dei dati raccolti ha l’obiettivo di rispondere ad importanti quesiti ancora irrisolti, ovvero: qual è la frequenza di insorgenza di trombosi venosa cerebrale dopo vaccinazione Covid19; quali sono i soggetti più a rischio; quali sono le manifestazioni cliniche, i dati di laboratorio e di imaging e la prognosi di questi pazienti; quanti pazienti con trombosi venosa cerebrale dopo vaccinazione Covid19 sviluppano anche trombocitopenia e/o una sindrome simil-HIT; la trombosi venosa cerebrale è una complicanza specifica del vaccino AstraZeneca?
Dopo l’autopsia sul cadavere della professoressa Turiaco, i consulenti nominati dall’avvocato Daniela Agnello che assiste i familiari hanno già evidenziato che “dalla documentazione clinica acquisita e dall’esame macroscopico cadaverico, è possibile confermare l’ipotesi diagnostica clinica laboratoristica che esclude preesistenti patologie che possano aver avuto un ruolo significativo nel determinismo della trombosi polidistrettuale”.
La conclusione è estrapolata dalla consulenza effettuata dai medici di parte, l’immunologo Guido Ferlazzo, il medico legale Daniela Sapienza e il professor Andrea Alonci. Non è ancora stata depositata, invece, la relazione degli esperti incaricati dalla Procura di Messina di trarre la loro conclusione.