Nuovo comadante dei Vigili, Faranda e Cucinotta: no alla mobilità, sì ad una selezione pubblica

Dopo le dimissioni (stavolta definitive) di Calogero Ferlisi, il Comune di Messina è alla ricerca del nuovo comandante della Polizia Muncipale. Secondo i rumors di Palazzo, l’amministrazione Accorinti vorrebbe ricorrere alla procedura di mobilità, come previsto dalla programmazione triennale del fabbisogno del personale, elaborata dalla Giunta Comunale ed ancora oggi posta all’attenzione dei sindacati . Il suddetto provvedimento prevede, infatti, la ricerca di tre dirigenti in mobilità da altri enti e tra questi dovrebbe rientrare anche il successore di Ferlisi. Tuttavia, a tale ipotesi si oppongono fermanente i consiglieri comunali Daniela Faranda (Ncd) e Nicola Cucinotta (Pd), che sulla vicenda interpellano il sindaco Renato Accorinti ed il segretario/direttore generale Antonio Le Donne.

Nella nota, indirizzata per conoscenza anche alla presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, i due consiglieri comunali spiegano perché la procedura di assunzione per mobilità non è auspicabile. Innanzitutto perché impedirebbe la periodica rotazione di personale, prevista dalle misure anticorruzione, in virtù delle quali , per il personale dirigenziale addetto alle aree più ad elevato rischio di corruzione , la durata dell'incarico deve essere fissata al limite minimo legale. Se si procedde ad attuare la procedura di mobilità, il Comune – a detta dei consiglieri Faranda e Cucinotta – «si ritroverebbe con un Dirigente Comandante di Polizia Municipale a tempo indeterminato, inamovibile e non soggetto a rotazione».

In secondo luogo, secondo Faranda e Cucinotta «la figura del Comandante del Corpo di Polizia Municipale, oltre a possedere i requisiti previsti per legge, per ovvi motivi deve essere ricoperta necessariamente da chi abbia già maturato una comprovata esperienza pluriennale nel settore della Polizia Municipale ed abbia soprattutto una comprovata e buona conoscenza, a 360 gradi, del Territorio della Città di Messina..».

I due consiglieri comunali sono convinti che «la procedura di assunzione prevista tramite l’istituto della mobilità, sarebbe prerogativa di un numero ristretto di Dirigenti di P.M. di altre città che molto verosimilmente non conoscono il territorio con le sue particolari peculiarità e problematiche, tutte con fattispecie e soluzione diversa, che possono essere conosciute analizzate ed affrontate solo da chi ha cognizione del contesto storico, sociale, economico e culturale della città di Messina e dei suoi cittadini».

I consiglieri Faranda e Cucinotta sollecitano, quindi, una procedura selettiva ad evidenza pubblica per la copertura a tempo determinato del posto di Dirigente pro tempore di Comandante della Polizia Municipale, in modo da garantire una «più ampia scelta di candidati altamente qualificati da selezionare che …avrebbero incarichi Dirigenziali per una durata minima di tre anni ed un massimo di cinque.»