Politica

Sud chiama Nord sbarca a Roma. De Luca: “Rappresentiamo l’Italia reale”

di Carmelo Caspanello
ROMA – Sud chiama Nord, il movimento che fa capo all’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, sbarca al Parlamento nazionale. Entra dalla porta principale, grazie all’elezione alla Camera di Francesco Gallo e della senatrice Dafne Musolino, che hanno fatto parte della squadra di amministratori deluchiani. Questa mattina la prima conferenza stampa, alla Camera dei deputati, alla quale, oltre a Musolino, Gallo e De Luca erano presenti il neo deputato regionale siciliano Ismaele La Vardera e il parlamentare nazionale uscente e non più ricandidato Carmelo Lo Monte. E’ quest’ultimo ad aprire gli interventi, moderati dalla giornalista Valeria Brancato.

“La stampa ha snobbato De Luca, l’elezione di Musolino e Gallo caso unico in Italia”

Lo Monte ha puntato l’indice verso la stampa che non avrebbe dato il giusto risalto al fenomeno politico siciliano legato al risultato ottenuto dal movimento di De Luca: 25% a livello regionale (8 gli eletti della sua squadra) e l’1% a livello nazionale. “Con l’elezione di Musolino e Gallo – fa eco Cateno De Luca – che rappresentano un caso unico a livello nazionale. Entrambi si sono conquistati il seggio all’uninominale, combattendo contro il sistema, contro tutto e tutti”. Anche De Luca sostiene che “la stampa a livello nazionale avrebbe snobbato lo straordinario risultato ottenuto dal Movimento. Però nelle grafiche – sottolinea – vedevo forze politiche allo zero virgola che non avevano eletto nessuno, come nel caso di Di Maio”.

La vigilia della XIX Legislatura

E’ la vigilia della nuova legislatura e Cateno, che andrà a fare il deputato regionale in Sicilia, intende attraverso la conferenza stampa lasciare il suo bigliettino da visita: “Sud chiama nord è pronto a confrontarsi in tutte le sedi della politica nazionale ed anche nei salotti buoni della politica e della Tv”. La veste odierna dell’ex primo cittadino della Città dello Stretto è molto istituzionale, lontana dai comizi e dalle dirette mattutine degli ultimi mesi. De Luca parla di tematiche che attanagliano l’Italia intera da Nord a Sud, di temi delicati. Spazia dal debito pubblico alle pensioni, dal Reddito di cittadinanza al Pnrr. “Sono stato al parlamento regionale siciliano, ho legiferato, non sono e non siamo sprovveduti”, taglia corto annunciando che uno dei primi obiettivi sarà la presentazione “di una legge di perequazione sociale. Nessun italiano deve prendere meno di mille euro al mese quando c’è chi di pensione prende 30mila euro e non perché abbia versato i contributi per raggiungere quella somma… Dove prendere i soldi? Le idee le abbiamo e lo dimostreremo”.

“Noi come il M5S? Assolutamente no. Proponiamo persone che hanno amministrato e bene”

Alla domanda di un giornalista sul movimento Sud chiama Nord “che sembra simile al M5S”, De Luca risponde in modo perentorio: “Siamo molto diversi. Noi veniamo dal territorio e proponiamo persone che hanno dimostrato sul campo di sapere amministrare, come nel caso di Gallo e Musolino, già vicesindaco e assessore, con deleghe importanti, al Comune di Messina. Nessuno si farebbe operare da un chirurgo senza un minimo di esperienza. Lo stesso discorso – rimarca l’ex sindaco – vale per la politica. Ciò tuttavia non esclude che si possa collaborare, ci sono molte cose che condivido dei Cinquestelle. Noi, però, partiamo dai territori, che conosciamo bene. Personalmente sono stato direttore di un Patronato nazionale che mi ha consentito di conoscere molte realtà, anche delicate e la differenza che esiste tra il Nord e il Sud nella quotidianità. In parole povere, raccontiamo un’Italia vera, parliamo dei problemi reali della gente”. Arriva anche la domanda sul Ponte sullo Stretto. “Sono favorevole – risponde – cambierebbe l’economia dell’intero Sud Italia. Ma anche chi dice di volerlo fare in realtà…”.