De Luca chiede amicizia e semina ostilità, Picciolo: “No al ritiro spirituale”

«Con il dovuto garbo istituzionale e nel rispetto dei ruoli mi permetterei di consigliare ai nostri rappresentanti di Sicilia Futura del civico consesso di non partecipare ad alcun “ ritiro spirituale” proposto dalla Amministrazione Comunale».

A dirlo ai “suoi” è il leader Beppe Picciolo che consiglia ai quattro esponenti di Sicilia Futura che siedono sugli scranni dell’aula di Palazzo Zanca di disertare la giornata di ritiro sui colli proposta dal sindaco Cateno De Luca.

Picciolo motiva anche la sua posizione: «Non per mancanza di rispetto o per indifferenza ai temi ma perché il “ ritiro “ ha un senso operativo una volta fatta chiarezza sul progetto ultimo dell’amico Cateno. Ovvero il Sindaco prima verifichi una volta e per tutte la possibilità di governare la nostra Città in autonomia ma con equilibrio e saggezza e poi potrà chiedere, per la parte di nostra competenza, il giusto supporto “ spirituale “ a sostegno del suo/nostro progetto».

Per Picciolo ad oggi c’è un solo tema in campo: il ritiro definitivo e permanente delle dimissioni presentate, «mi si perdoni immotivatamente, dal signor sindaco».

«Non si possono chiedere atti di amicizia quando si compiono atti unilaterali di ostilità. E Cateno De Luca che è un politico di razza lo sa bene. Metta da parte il cabaret ed inizi a dialogare sui temi caldissimi dell’autunno politico. Noi di Sicilia Futura non ci tiriamo indietro se vediamo serietà e rigore. Lo stesso faccia la Amministrazione Comunale. Per i ritiri, se così sarà, avremo tantissimo tempo».