Bilanci e riequilibrio, tornano i "badanti". Anche De Luca si affida al Csel

Bilanci e riequilibrio, tornano i “badanti”. Anche De Luca si affida al Csel

Francesca Stornante

Bilanci e riequilibrio, tornano i “badanti”. Anche De Luca si affida al Csel

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giovedì 11 Ottobre 2018 - 06:23

Nel 2015 fu Accorinti ad aprire le porte di Palazzo Zanca agli esperti del Centro Studi Enti Locali di Pisa. Quel progetto si è concluso il 30 giugno scorso, ma De Luca ha deciso di non interrompere quella consulenza. Nuovo progetto su area finanziaria, bilanci e check up fiscale

A Palazzo Zanca tornano gli esperti del Centro Studi Enti Locali di Pisa. Anche il sindaco Cateno De Luca ha deciso di affidarsi agli stessi “super badanti” che due anni fa furono arruolati dall’ex sindaco Accorinti per provare a raddrizzare la macchina amministrativa e burocratica soprattutto sul fronte finanziario. Una decisione che all’epoca suscitò un vespaio di polemiche e che portò anche in città quelli che furono anche due degli assessori al Bilancio di Accorinti: prima Luca Eller Vainicher e poi Vincenzo Cuzzola, all’epoca nel team degli esperti del Csel (VEDI QUI).

Oggi che l’amministrazione è cambiata anche De Luca ha però deciso di non rinunciare all’assistenza degli esperti. Proprio De Luca, che tiene in mano la delega al bilancio e che in queste settimane ha snocciolato tutti i numeri del disastro di una città che cammina sull’orlo del dissesto, ha detto sì alla proposta confezionata dal Centro Studi Enti Locali che potrà così continuare quel percorso iniziato durante l’amministrazione Accorinti e che si era concluso lo scorso 30 giugno.

In particolare il Csel torna al Comune per un progetto di “Affiancamento formativo e operativo ai Servizi finanziari e monitoraggio intervento di check-up fiscale”. Un pacchetto che prevede una serie di interventi tutti concentrati ovviamente sullo stato di salute delle finanze di Palazzo Zanca.

GLI INTERVENTI

Gli esperti saranno impegnati in un “affiancamento formativo e operativo dal 1 ottobre al 31 dicembre a supporto dell’Area finanziaria del Comune che riguarderà il bilancio di previsione 2019-2021, la riformulazione del Piano di riequilibrio, assistenza e supporto agli uffici comunali dell’area finanziaria su contabilità armonizzata, gestione finanziaria e bilancio, bilancio consolidato, contabilità economico-patrimoniale”.

Quindi, lavoreranno insieme a uffici e amministrazione al primo bilancio di previsione dell’amministrazione De Luca ma anche, come si legge nella delibera e nella proposta del Csel, alla riformulazione del Piano di riequilibrio. Un passaggio che sembrerebbe dare per scontato che il sindaco De Luca abbia già deciso di procedere tentando la strada del riequilibrio, quella strada del “SalvaMessina” che in questi giorni De Luca sta discutendo con il consiglio e le parti sociali delineando condizioni drammatiche per la città.

Il secondo intervento riguarda invece un’azione di “Monitoraggio di Check-up fiscale per la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune e recupero dei crediti di imposta Irap e Iva”, che si pone in continuità con il lavoro già svolto dal Csel nella prima tranche del progetto. Si tratta infatti di monitorare la prima fase di check up attuato fino al 30 giugno 2018, a cui si aggiunge la manutenzione dell’intervento di check up fiscale Iva e Irap, assistenza e supporto all’Ufficio fiscale del Comune e agli uffici comunali su materie fiscali, visite periodiche degli esperti presso gli uffici fiscali dell’ente per aggiornamenti normativi e incontri funzionali all’ottimale esercizio dell’incarico, attivazione di abbonamenti a riviste periodiche edite dal Centro studio enti locali.

COSTO DELLA CONSULENZA

Il costo ammonta a 39.600 euro, ma com’era già accaduto con il progetto precedente, anche questa volta il Comune non dovrà attingere alle sue casse per pagare gli esperti. Le attività saranno completamente finanziate dalle maggiori risorse di entrata da Iva e Irap e troverà copertura nei risparmi e nei recuperi di imposte conseguenti al monitoraggio dell’intervento di check up fiscale.

QUALI RISPARMI?

Il Centro Studi Enti Locali riccorda che le attività che sono state portate avanti fino al 30 giugno 2018 non hanno comportato costi per il Comune perché effettivamente hanno trovato copertura nei risparmi e nei recuperi di imposte conseguenti all’intervento di check up fiscale. Sebbene le attività si siano quindi concluse, il Csel spiega che gli effetti determinanti vedranno completo esaurimento nel 2019 con l’ulteriore accertamento di nuove entrate per 159.251 euro e che ulteriori risparmi potranno essere realizzati ancora nel 2018 attraverso il monitoraggio dell’intervento di Check up fiscale, con particolare riguardo alla gestione Iva dei servizi a rilevanza commerciale e ai contratti di servizio con le società affidatarie e appaltatrici di servizi.

IL GRUPPO DI ESPERTI

Tra i consulenti che faranno parte del team che il Csel ha già inviato a Palazzo Zanca alcuni hanno fatto già parte del primo progetto e quindi conoscono già bene conti e situazione del Comune. Saranno 7 gli esperti che assisteranno De Luca: Nicola Tonveronachi, Calogero Di Liberto, Giuseppe Vanni, Luciano Fazzi, Francesco Vegni, Enrico Ciullo, Stefano Ciulli.

Francesca Stornante

5 commenti

  1. santino passera 11 Ottobre 2018 09:26

    La storia si ripete…… sembra un copia ed incolla vecchia amministrazione. Dissesto no! ; Casa Serena tutti a casa!; Sono il Dio dei bilanci!!!! e prendi i Badanti???!!! Sarebbe questo il cambiamento tanto proclamato?????!!!!!!!! meno male che i comizi sono all’aperto! palle palle palle palle…….bla bla bla bla

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  2. Continuo a non capire perché si ritiene che a Messina non ci siano le professionalità capaci di dare una mano e si debba ricorrere a società esterne di consulenza. Piuttosto ci vuole chi materialmente si sostituisca ad alcuni funzionari ed esamini le carte che stanno alla base di tutto.

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  3. Chi contribuì affinché, l’anno scorso, si creasse un vespaio di polemiche, quest’anno tace miseramente. Questa è la stampa libera messinese!

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  4. Prima di “chiudere”, “licenziare”, distruggere… non sarebbe meglio avere il parere del Centro Studi Enti Locali di Pisa e cominciare a mettere in pratica il lavoro già svolto con la precedente amministrazione e vedere di seguire ciò che hanno già consigliato i loro esperti ?!?!

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  5. Non capisco perché vi prendiate la libertà di chiamarli badanti? Se chiamassero voi giornalai?

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