In Comitato Portuale focus su Zona Falcata e aree fieristiche

Il porto di Tremestieri non è stato l’unico argomento al centro del dibattito nel corso della riunione nella sede dell’Autorità Portuale. Si è discusso soprattutto di zona falcata e cittadella fieristica, due delle aree più importanti della città. La prima è praticamente “sbarrata” ai messinesi, la seconda è stata di recente riaperta ma serve un progetto di valorizzazione.

“Abbiamo approvato il bilancio ed il piano operativo triennale – dichiara il presidente De Simone -. Mi fa piacere che, per la prima volta, abbiamo avuto la tanto auspicata presenza della Regione, tramite il vice capo di gabinetto del presidente Crocetta, l’arch. Pasquale Calamia. Stiamo operando come non si era mai fatto prima, programmando opere infrastrutturali nei porti di Messina e Milazzo, perché senza progetti cantierabili non si va da nessuna parte. Speriamo di portare avanti tutti i progetti e stiamo anche utilizzando quelle somme che avevamo in avanzo di amministrazione. Il Comitato Portuale ha preso atto degli sforzi compiuti dai nostri uffici, visto che si tratta di un piano tosto, da 160 milioni di euro. Un plauso va quindi anche ai nostri dipendenti. Il prossimo 8 novembre sciopereranno per un problema nazionale relativo al rinnovo dei contratti. Ci auguriamo che questo vicenda possa risolversi, ma non dipende da noi”.

L’Autorità Portuale ha di recente inviato alla Regione una nuova bozza dell’accordo per il rilancio della Zona Falcata. La firma era prevista per lo scorso 31 ottobre, ma era saltata poiché le varie istituzioni del Comitato Portuale erano state escluse. “La nuova bozza recepisce quanto tutti i componenti del comitato straordinario avevano chiesto – afferma De Simone -. Abbiamo anche fatto un passaggio all’Avvocatura, inserendo articoli nuovi e prospettando un Patto per Messina. Mi piace chiamarlo così, non più solo un’intesa tra noi e la Regione, ma un accordo a favore della città”.

E se la Regione non approvasse il nuovo accordo? “E’ possibile, certo, – risponde il presidente dell’Authority -, ma intanto abbiamo finalmente aperto un canale preferenziale e abbiamo ricevuto la disponibilità a discutere. L’intesa potrà essere modificata anche altre dieci volte, ma iniziamo a fare qualcosa, parliamone. In 60 anni non è stato fatto nulla”.

L’Authority invierà a Palermo anche un’altra proposta, “per la quale – prosegue De Simone – contiamo sull’aiuto dei deputati nazionali e regionali. Mi riferisco all’istituzione di una Zona Economica Speciale, sulla falsariga di quanto fatto a Gioia Tauro. E’ un modo alternativo per riproporre in veste nuova l’idea del punto franco. Bisogna capire che nei termini in cui è stata pensata non è più attuale, che se in 60 anni non è decollata, non decollerà adesso. Si può pensare invece all’istituzione di un’area principale a Giammoro e di una piccolissima parte a Messina. Il nostro interesse è che il porto di Messina si sviluppi sotto l’aspetto commerciale”.

Altro argomento, affrontato, con l’assessore Cucinotta, la condivisione sulla destinazione del quartiere fieristico: “Mi ha promesso che valuteranno la soluzione che preferiscono – spiega ancora il numero uno dell’ente di via Vittorio Emanuele – e che ci incontreremo per parlarne. Noi siamo pronti ad investire nell’area ma solo per cose relative al porto, tramite un bando internazionale, altrimenti ci mettiamo tranquillamente da parte e la cederemo in maniera gratuita. L’Istituto concessioni demaniali prevede la consegna gratuita alle amministrazioni a fronte di un progetto presentato al Ministero. Nel frattempo, stiamo comunque mandando avanti tutte le progettazioni che avevamo iniziato. Stiamo provvedendo ad affrontare questioni che riguardano l’Enel ed i sistemi antincendio. Aumenteremo anche l’illuminazione, ma pure questo ha un costo elevato ed è una delle tante cose da concordare con il Comune. Mi dispiace che, su questo fronte, il dialogo si stia aprendo soltanto adesso. Avevo chiesto un incontro più di un mese fa ma non ho ricevuto risposta. L’idea era quella di realizzare in Fiera alcune iniziative nel periodo natalizio, in modo simile a quanto fatto in estate. A questo punto, penso che non ce la faremo, anche se si svolgeranno comunque alcune manifestazioni singole che avevamo già previsto”.

(Marco Ipsale)