L’incontro della Cgil. Camusso: “I giovani sono la priorità”

Nel corso degli ultimi 20 anni, la situazione economica della città di Messina ha visto un netto peggioramento. 22.488 posti di lavoro persi, 4.000 giovani che abbandonano la città, il reddito procapite più basso della Sicilia, il 46% della popolazione messinese a rischio povertà.

Questi sono solo alcuni degli elementi messi in evidenza dal segretario della CGIL Messina, Giovanni Mastroeni, nel corso di un incontro per discutere sullo sviluppo economico a cui ha partecipato anche il segretario generale della CGIL Susanna Camusso.

Per Mastroeni, i dati emersi dai report elaborati dalla CGIL, tracciano un quadro desolante della nostra città che richiede uno sforzo maggiore per uscire da una crisi che ormai perdura da troppo tempo. Non è più tempo, infatti, di ipotesi ma c’è necessità di interventi concreti.

Nell’immediato la CGIL ha proposto la realizzazione di un tavolo di confronto fra le rappresentanze sindacali e le diverse istituzioni. Proposta a cui sia l’Università di Messina sia la Camera di Commercio si sono dimostrate interessate.

Se i dati della CGIL tracciano un quadro desolante per Messina, un visione più positiva e incoraggiante emerge dalle parole del Magnifico Rettore Pietro Navarra, che nel corso del suo intervento ha sottolineato che se è vero che la città vegeta in una situazione di crisi, l’Università ha visto negli ultimi quattro anni un incremento dell’immatricolazioni pari al 13%.

“Oggi la principale risorsa della nostra società- ha detto Navarra- sono le persone. Il modo migliore per investire sulle persone è quello di investire sulla loro formazione. L’Università di Messina nella mia amministrazione ha puntato su due elementi: rispetto delle regole e riconoscimento del merito. Si esce dalla crisi affidandosi alle persone competenti”.

Sull’importanza della formazione concorda il segretario nazionale della CGIL Camusso, che nel suo lungo intervento ha sottolineato la necessità di garantire a tutti la possibilità di avere una formazione adeguata fin dall’infanzia.

“Nel nostro paese- ha affermato la Camusso– quando si parla di infrastrutture non si sa perché si pensa in automatico alla costruzione di ponti, ma non è così. Quando si parla di infrastrutture si parla anche di scuole, di asili. Bisogna che si garantisca già ai bambini piccoli la possibilità di accedere alla scuola dell’infanzia. Così come non si può pensare che il tema delle pensioni riguardi solo i pensionati. Ma bisogna tenere presente che la priorità del Paese resta quella di pensare ai giovani”.

Per la Camusso, c’è bisogno i concretezza da parte del Governo soprattutto nei confronti del Sud. Non si può, infatti, pensare di investire dove le cose funzionano altrimenti si continuerà ad alimentare il divario fra Nord e Sud.

Investimenti e innovazione sono le due parole chiavi per affrontare la quarta rivoluzione tecnologica verso cui stiamo andando incontro.

All’incontro sono intervenuti anche Sebastiano D’andrea, presidente Sicilidustria e Michele Pagliaro, segretario della CGIL Sicilia.