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Svincoliamoci dallo svincolo

Negli ultimi tempi, il servizio telefonico del messaggio registrato dal Sindaco ha subito un’impennata. Segno che questa amministrazione è sensibile e vicina alla gente. Quando arriva la chiamata al numero fisso, stai sicuro che di lì a poco trilla il cellulare, suona il citofono e persino i telefoni fisher price dei bambini. Nella precedente amministrazione ciò accadeva principalmente per ragioni metereologiche: il primo cittadino ci sconsigliava infatti di fare corsette corroboranti in riva al mare o picnic sotto gli alberi durante le tempeste di fulmini, di andare nei cantinati, magari a cercare i vecchi vinili di Peppino di Capri, in caso di alluvione e, altro prezioso consiglio, di non uscire di casa, se non strettamente necessario. Di qui il grande quesito – dibattuto in famiglia e sui social – “andare a lavorare è considerabile strettamente necessario?”

Ultimamente le comunicazioni telefoniche hanno avuto una cadenza quasi quotidiana – fra variazioni alla viabilità e tempeste monsoniche – tanto che nelle case dei cittadini, all’imbrunire, ci si chiedeva come mai ancora u sinnucu non si fosse fatto sentire. Insomma, il telefono del buon Cateno si è scatenato. In particolare, l’ultima ondata di scirocco non ha soltanto distrutto le opere dei parrucchieri messinesi, ma ha anche messo a dura prova l’orgoglio di questa amministrazione: lo svincolo di Giostra, atteso con più trepidazione della nascita del royal baby nel Regno Unito.

Il battesimo dell’opera ha visto un evento degno della notte degli Oscar, si dice che persino le pettorine catarifrangenti siano state disegnate da Dior. L’importante avvenimento è stato allietato da una spettacolare esibizione alle parallele del Sindaco che faceva Yuri Chechi con i pali della segnaletica e una ventina di mani si sono posate tutte insieme sulle forbici che tagliavano il nastro.

Ma si sa che ogni novità solleva polemiche, che in questa città diventano delle vere e proprie crociate. A quanto pare, quest’uscita (del tutto provvisoria) non piace a nessuno. E siccome la nostra è una città di ingegneri, geologi ed esperti in genere, perché non dar credito alle rimostranze? Ci si chiede se in fondo ci fosse davvero bisogno di questo svincolo, se i tre della zona sud non fossero già abbastanza. In fondo a che serve la zona nord se non per andare a ballare nei lidi? I residenti? Che si organizzino, che se la sbrighino loro, che si lancino col paracadute dal viadotto. Anche eliminare il problema dell’incolonnamento che si creava nella galleria Telegrafo, al quale ci si era abituati, forse non è stata una grande idea, che un po’ serviva a rilassarsi, a riflettere su cosa preparare per cena, a chattare con gli amici.

Si dice che questo svincolo sia pericoloso. Soprattutto per chi prende alla lettera le canzoni di Battisti e decide di guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire. L’amministrazione ci avverte che dobbiamo stare attenti alla segnaletica. Quale segnaletica? Se sei in macchina, magari con i successi di Pupo a tutto volume, mentre canti a squarciagola Su di noi, non è affatto semplice accorgersi della ventina di frecce gialle con le scritte a caratteri cubitali indicanti che l’uscita è a destra. Bisogna che si faccia di più.

Il problema pare che sia la prossimità dell’uscita autostradale alla galleria. Gli esperti sostengono che più avanti non si poteva fare perché sarebbe servito un investimento enorme. Qualche cittadino obietta che magari bisognava spostare indietro la galleria. Altrimenti non hai il tempo di rallentare, perché non tutti possono sapere che quel 40 nel cerchio rosso è un limite di velocità, magari è un suggerimento per un numero da giocare sulla ruota di Palermo, o un invito a fare un checkup completo dopo i quarant’anni.

Per venire incontro alle sacrosante proteste dei Messinesi, si stanno studiando nuovi sistemi per rendere meno pericoloso lo svincolo e aiutare i cittadini distratti. La soluzione è nel volontariato. Persone con grande senso civico hanno deciso di arruolarsi e accompagnare negli spostamenti gli automobilisti, a titolo totalmente gratuito. Hai intenzione di usufruire del nuovo svincolo? Basterà chiamare un numero verde e ti verrà recapitato direttamente a casa un gentile signore (o signora, in base alle preferenze di ciascuno) che si siederà in macchina accanto a te e ti farà da navigatore. Se superi il limite, ti esorta a rallentare; se piove, ti invita a mantenere la distanza di sicurezza e, in prossimità dello svicolo, ti darà il tormento dicendoti che devi stare sulla destra.

È un servizio utilissimo anche per le lunghe percorrenze: il volontario scongiurerà i colpi di sonno tenendo sveglio l’automobilista con simpatici aneddoti, annuserà l’alito per capire se ha esagerato col vino prima di mettersi alla guida e inviterà a fare frequenti soste per riattivare la circolazione. Risponderà anche al cellulare per evitarti inutili distrazioni. A meno che non sia un messaggio del Sindaco ovviamente.