Francantonio Genovese tra i 315 presunti evasori nel mirino della Procura di Milano

Nuovi guai giudiziari in vista per l'ex padroncino delle tessere del Pd siciliano, Francantonio Genovese. Il suo nome compare infatti nell'elenco dei 315 maxi evasori italiani segnalati alla Procura di Milano dall'Agenzia delle Entrate. Il nome del deputato messinese come coinvolto nello scandalo SwissLeak, aperto da l'Espresso la scorsa settimana, viene rilanciato dal Corriere stamane.

Genovese avrebbe depositato alla Credit Suisse 16 milioni di euro in polizze vita, uno dei principali strumenti di credito commercializzate in Italia dagli agenti dell'istituto svizzero. Una evasione fiscale in piena regola, quindi, per la giustizia italiana.

A lavoro c'é il pm milanese Francesco Greco, che monitora circa un migliaio di nomi e che lo scorso 12 dicembre ha ricevuto dall'Agenzia delle Entrate la lista coi 315 nomi che hanno operato nel 2005, andando a ritroso l'ultimo anno su cui puo' agire la magistratura, prima che maturi la prescrizione. La procura milanese ipotizza un miliardo di euro di evasione totale, su tutti i nomi.

Non è un bel segnale per l'onorevole centrista, in carcere a Gazzi da tre settimane dopo che la Corte di Cassazione ha validato la decisione dei giudici messinesi, che la scorsa estate avevano revocato la concessione dei domiciliari a Genovese. Adesso ha almeno un altro paio di passaggi chiave, per sperare in una scarcerazione: l'udienza davanti al Tribunale del Riesame, fissato per lunedì. Il suo legale, l'avvocato Nino Favazzo, ha chiesto alla Corte che sta celebrando il processo di scarcerarlo, subito dopo il nuovo arresto. la Corte ha detto no ed ora il difensore ha impugnato il provvedimento, che sará riesaminato dal collegio della Libertà.

Il 25 febbraio, invece, prende il via il processo vero e proprio, scaturito dall'inchiesta Corsi d'oro. Una volta incardinato il dibattimento, i giudici potrebbero sempre decidere di togliere le manette a Genovese. Si tratta degli stessi giudici che hanno detto no all'istanza di scarcerazione presentata da Favazzo qualche settimana fa.

Al processo che comincerà tra qualche giorno, tra le altre accuse, Genovese dovrà rispondere anche di frode fiscale. Accusa avanzata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita dopo aver analizzato conti e società dell'onorevole e della famiglia.

"Per quanto è a mia conoscenza, si tratta di somme detenute all'estero sin dai primi anni '70, rispetto alle quali l'onorevole Genovese ha, già da tempo, avviato contatti con l'Agenzia delle Entrate, per chiarire la propria posizione", spiega l'avvocato Favazzo.

Alessandra Serio