Prestazioni dei patronati a rischio. Sabato la protesta in piazza Cairoli

Un taglio di diversi milioni di euro, quello previsto dalla legge dei stabilità, che comporterà la precarietà e il possibile licenziamento di vari operatori. Una situazione i cui risvolti, già da tempo presagiti, porteranno all’impossibilità da parte dei patronati di garantire la gratuità del servizio e il supporto agli enti previdenziali. Viene stimato, in modo approssimativo, che per ogni 30 milioni di tagli saranno licenziati circa 1000 operatori del settore. Con un taglio previsto per il 2015 di più di 298 milioni di euro i posti a rischio saranno più di 9000. I patronati, dopo la mobilitazione nazionale e territoriale di questo 12 Novembre, organizzano una nuova giornata di protesta per Sabato 15 che vedrà, a Messina, la partecipazione dei rappresentanti provinciali dell’Acli Lina Augliera, dell’Inas Cisl Silvia Brunetto, dell’Inca Cgil Nicola Mollica e dell’Ital Uil Nunzio Musca. Obiettivo principale della giornata quello di sensibilizzare i cittadini e raccogliere firme per chiedere la modifica del provvedimento.

“I patronati – spiegano Augliera, Brunetto, Mollica e Musca – sono soggetti privati di pubblica utilità che, per legge, devono fornire assistenza gratuita ai cittadini per 92 famiglie di servizi, sotto il controllo del Ministero del Lavoro. Le nostre attività hanno l’unico obiettivo di aiutare tutte le persone, senza alcuna distinzione, ad orientarsi tra le tante normative e iter burocratici, facilitando il loro rapporto con la Pubblica amministrazione; agevolandole nella compilazione e presentazione delle domande agli Enti previdenziali e assicurativi; accompagnandole fino al riconoscimento dei diritti, anche con l’assistenza legale e medico-legale necessaria. Previdenza e salute sul lavoro, prestazioni socio-assistenziali, tutela dei cittadini immigrati e degli italiani all’estero sono le aree di competenza di queste strutture, presenti in tutta Italia e all’estero”.

Salvatore Di Trapani