Pergolizzi scrive a Croce: “Ridurre il numero dei membri del Collegio di difesa”

Della manovra “Lacrime e sangue” annunciata da Croce per tentare di salvare il Comune ne stanno già soffrendo in molti. I tagli alla spesa comportano il rischio della perdita di posti di lavoro e sempre meno servizi in città. Ma non sempre è così. Secondo il consigliere comunale Nello Pergolizzi, c’è un taglio che si può effettuare senza alcun onere per la cittadinanza, anzi solo col vantaggio di un risparmio per le casse comunali.

Si tratta della riduzione del numero dei componenti del collegio di difesa che la scorsa amministrazione, nell’agosto del 2008, aveva elevato da otto a quindici. Aumento inutile, secondo Pergolizzi, che non avrebbe prodotto altro che ulteriori spese per palazzo Zanca.

Scrive il consigliere: “Considerato che è necessario attuare subito tutte le iniziative possibile per il contenimento della spesa, è allora necessario modificare il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, per ciò che concerne il Collegio di difesa e gli incarichi legali per la difesa in giudizio”.

Pergolizzi chiede allora a Croce che venga istituito il sistema di determinazione del compenso di tipo forfettario e per scaglioni, ritenendo inoltre che il numero di otto componenti sia più che sufficiente per il Comune di Messina: “E’ possibile incrementare il numero degli avvocati interni utilizzando le professionalità presenti tra i dipendenti in servizio. Croce dia mandato ai dirigenti responsabili di avviare le procedure per la modifica del regolamento”.
(Ma. Ip.)