Scuolabus e mensa scolastica. Due facce di un servizio destinato a morire

La crisi finanziaria del Comune di Messina si ripercuote su tutti i fronti. Mentre si cerca una soluzione per evitare il dissesto, palazzo Zanca non riesce a far fronte a diversi servizi utili per la cittadinanza, soprattutto per le fasce più deboli. E così, quelli non obbligatori vengono tagliati. Mentre fino allo scorso anno i piccoli alunni delle scuole cittadine potevano usufruire sia degli scuolabus, sia delle mense, quest’anno il primo servizio non è mai partito, il secondo dovrebbe terminare a fine anno.

Per il servizio scuolabus non è stata rinnovata la convenzione con l’Atm e, con ogni probabilità, ciò non avverrà neanche nel prossimo futuro. Le mense scolastiche, invece, resteranno in funzione fino al 20 dicembre. A partire dal 2013, poi, nessun servizio. Anche in questo caso, doveva predisporsi la nuova gara ma la mancata approvazione del bilancio comunale ha bloccato qualunque impegno di spesa.

Già da inizio anno, dunque, le famiglie, per mandare i ragazzi a scuola, devono fare a meno del trasporto pubblico, con l’inevitabile conseguenza che, oltre ai disagi, si creano code e confusione in prossimità dei plessi scolastici. E come faranno quei genitori che hanno la necessità di lasciare a scuola i figli che fino ad ora possono usufruire delle mense scolastiche?

Il dissesto finanziario del Comune non è stato ancora dichiarato, quello di una città che perde pezzi in continuazione è già tale nei fatti.