Torrente San Filippo, ok agli interventi tampone. Per il progetto definitivo disponibili 12 mesi

Come anticipato nelle scorse settimane dall’assessore alla manutenzioni Pippo Isgrò, l’amministrazione comunale, a seguito di numerosi sopralluoghi, ha predisposto alcuni interventi tampone che permetteranno, in attesa della progettazione definitiva, di poter mitigare il pericolo di crollo che insiste lungo l’asta torrentizia. E’ stato infatti presentato al Genio Civile, il progetto degli interventi urgenti sulle opere idrauliche per la realizzazione delle opere di sbocco nell’alveo del corso d’acqua che ha ottenuto il nulla osta ai sensi degli articoli 57 e 93 del R.D. 523/1904. Il lavoro è stato redatto da tecnici comunali, gli ingegneri Orazio Scandurra e Antonino Cortese, con la collaborazione del geom. Martino Carella e dell’arch. Annita Fiorello; il Rup è il geom. Marco Mancuso.

Dopo questo passaggio, concesso per evitare ulteriori crolli e cedimenti, il progetto dovrà essere rimodulato per la parte definitiva, da redigere entro dodici mesi, per gli interventi di salvaguardia delle spallette del torrente San Filippo. Come ha confermato l’assessore alla manutenzioni, Pippo Isgrò, si procederà adesso “alla gara e all’affidamento dei lavori, le cui somme sono già disponibili in quanto residui degli stanziamenti per le opere connesse allo stadio San Filippo”.

L’intervento immediato sarà sostanzialmente destinato alla realizzazione del rinfianco delle fondazioni e di parte delle spalle con grossi massi di natura calcarea o lavica per una lunghezza di circa 50 metri. La progettazione prevede il ripristino del piano viario, i rifacimenti di tre briglie di regolarizzazione e risagomatura dell’alveo, con la realizzazione della cosiddetta savanella – il canale centrale di scorrimento – ed il ripristino della sottofondazione dei muri d’argine, con il reintegro dei volumi di magrone erosi dal deflusso delle acque, nella sinistra idraulica, per circa 130 metri e nella destra idraulica per 120 metri. Saranno anche ricostruiti due conci per ogni spalla d’argine e sarà infine ripristinata la strada d’accesso, con il rifacimento di pozzetti, caditoie e collettori di collegamento delle acque bianche.