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Tamponi, chiude il drive in del Gazometro. Cucè (FI): “Insensato”

Torna la mobilità libera tra regioni e la Sicilia mette fine al monitoraggio dei contagi coronavirus per chi arriva da fuori l’isola. Chiude quindi il centro tamponi rapidi dell’ex Gazometro di Messina, dismesso da domenica 6 giugno scorso. Una decisione che non piace a Forza Italia, che chiede l’intervento del sindaco De Luca e del commissario straordinario all’emergenza covid Firenze per ripristinare il servizio TAT – Tamponi a tappeto.

I contrattisti che effettuavano i test al drive in sono stati spostati nei centri vaccinali e impiegati in altre mansioni, a supporto dei vaccinatori.

“Ritengo che la scelta disposta dall’Asp sia insensata e senza una valida motivazione e penalizzante per la popolazione. In questi mesi sono stati processati circa 150 mila tamponi rapidi che hanno permesso la scoperta di circa 8 mila positivi nel territorio della città di Messina. Numeri davvero importanti che hanno permesso di tenere sotto controllo l’andamento dei contagi.“, dice Natale Cucè, vice coordinatore provinciale di FI.

Con la chiusura del centro numerosi messinesi adesso dovranno mettere mani al portafoglio per poter avere la certificazione al fine di partecipare a manifestazioni sportive o matrimoni o cerimonie in genere dove il tampone è obbligatorio. Considerato che nei laboratori privati il costo di un tampone rapido si aggira sui 15/20 euro per le famiglie sarà un lusso poter fare il tampone. Chiederò quindi un intervento del sindaco e l’ufficio Straordinario  Commissario Emergenza Coronavirus  per riattivare al più presto il progetto TAT (tamponi a tappeto).”