Coronavirus

Tamponi molecolari e rapidi. Il Cnr: “Percentuali cumulate sono sbagliate”

Dallo scorso 15 gennaio il bollettino ufficiale del Ministero della Salute considera anche i tamponi rapidi. Una novità che falsa il paragone coi giorni precedenti, quando erano considerati solo i molecolari.

Tanto più che 8 regioni, compresa la Sicilia, non hanno mai reso noto il dato dei positivi ai tamponi rapidi, che risulta 0. E anche le altre l’hanno fatto in modo parziale, ad esempio il Veneto solo a partire da ieri, la Sardegna conta 2 positivi, la Calabria 4, l’Emilia Romagna 48 e la Toscana 62, tutti su migliaia di tamponi. Così il dato ufficiale nazionale segna 12.634 positivi su 1.355.264 tamponi rapidi, una percentuale dello 0.93 %, totalmente inverosimile proprio perché i dati sono incompleti.

Percentuali molto diverse tra molecolari e rapidi

Prendiamo ad esempio i dati nazionali di ieri: 15.204 nuovi casi (12.277 da molecolare e 2.927 da rapido) su 293.770 tamponi (168.105 molecolari e 125.665 rapidi) per una percentuale del 7.3 % riferita solo ai molecolari, del 2.33 % riferita solo ai rapidi e del 5.17 % totale compresi entrambi.

“Calcolare la percentuale cumulando i dati dei due tipi di test è sbagliato – dice Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr – in quanto le percentuali separate sono molto diverse”.

I dati in Sicilia

Abbiamo quindi scelto, nel nostro rapporto quotidiano (qui quello di ieri), di riportare entrambe le percentuali, quella totale e quella riferita solo ai molecolari, perché così si può fare il paragone con le percentuali ante 15 gennaio.

In Sicilia il picco minimo era stato toccato il 26 dicembre all’8.3 %, il picco massimo il 10 gennaio al 19.8 %, ieri siamo tornati al 9.2 %, segno di inversione di tendenza, probabile frutto della zona rossa. Contando anche i tamponi rapidi, la percentuale è passata dall’8.1 % del 15 gennaio al 3.4 % del 27 gennaio.

Percentuale crollata ma ancora due punti sopra quella nazionale

Su base nazionale, la percentuale solo sui molecolari è passata dal 13.3 % del 10 gennaio al 7.3 % di ieri, cioè era 6 punti e mezzo sotto quella siciliana, ora è due punti sotto.

Improponibile, invece, il paragone contando anche i tamponi rapidi. La percentuale nazionale è del 5.2 %, quella siciliana del 3.4 % ma perché quest’ultima conta zero casi individuati da tampone rapido.