Dissesto idrogeologico, Ministero e Comune concordano le modalità per redigere i progetti

“Sono molto soddisfatto. Da parte del Ministero dell’Ambiente c’è la massima disponibilità a fornirci i mezzi e gli strumenti per la mappatura delle criticità del territorio”. Le parole del sindaco di Taormina, al termine dell’incontro romano al ministero dell’Ambiente, sono rassicuranti. Innanzitutto perché, su richiesta dell’Amministrazione comunale, si sono accesi i riflettori del Governo nazionale sulla grave situazione di dissesto idrogeologico che attanaglia la città turistica e poi perché si possono cominciare a gettare le basi “per presentare un progetto cantierabile – ha evidenziato il sindaco -dando priorità ovviamente alle zone maggiormente a rischio”. All’incontro, oltre al primo cittadino, erano presenti Mauro Libè, consigliere del Ministro dell'Ambiente Galletti e il funzionarioAlberto Conte. Al centro del dibattito la necessità di realizzare uno studio che possa tracciare le zone a rischio in modo da agire in via preventiva per evitare, innanzitutto, che la situazione peggiori.

Ministero e Comune hanno concordato le modalità per individuare le progettualità. Ovviamente bisogna reperire i fondi. “Ma ciò – chiosa Giardina – non ci preoccupano anche perché, ha spiegato, a gennaio ci saranno le nuove disponibilità finanziarie. Ecco perché pensiamo che se procediamo con professionalità e le tempistiche giuste possiamo farcela”. Il Ministero metterà a disposizione del Comune il materiale disponibile necessario, dalle aerofotogrammetrie ai rilievi effettuati a livello nazionale. Il sindaco affiderà un incarico al professore Franco Ortolani, ordinario di Geologia presso l’Università Federico II di Napoli, che ha ben chiara la situazione del territorio, avendo eseguito già dei sopralluoghi, affinché possa elaborare uno studio dettagliato. Il fronte delle frane nelle ultime settimane si è allargato e la situazione di precarietà del territorio desta preoccupazione in più punti della città: da contrada Costa Don Lappio (nelle adiacenze della strada che dall’autostrada conduce al Centro) a Villagonia; da via Madonna delle Grazie all’ossario del cimitero per finire alla Villa.Giusto per fare degli esempi. Ma l’elenco sarebbe decisamente più lungo. Non c’è più tempo da perdere.

Carmelo Caspanello