Sette nuove residenze nell’ex Villa Mon Repos: “Il progetto della Group Resort Srl viola il Prg”

La società Group Resort Srl che gestisce l’ex villa Mon Repos di Taormina ha avanzato richiesta per il cambio di destinazione d’uso del corpo B dell’ex casa da gioco. Il progetto, presentato il 26 settembre 2014, prevede la costruzione di sette nuove residenze al piano terra e al primo piano, dove ora si trovano il ristorante e il bar, di cui quattro di metratura superiore a 85 e tre di metratura superiore a 50. Ma la proposta violerebbe il Piano regolatore generale e le vigenti norme urbanistiche, ad avviso l’avvocato Gaetano Gallipo a cui, con determina sindacale del 10 settembre 2015, è stato richiesto un parere legale in merito.

I consiglieri comunale Graziella Longo e Piero Benigni, dopo aver esaminato il parere dell’avvocato, hanno dunque deciso di sottoporre un’interrogazione urgente con risposta in consiglio comunale al sindaco Giardina, all’assessore all’urbanistica, al Presidente del Consiglio, al segretario comunale e al Responsabile gestione del Territorio di Taormina.

L'interrogazione è stata redatta al termine di un incontro, nel corso del quale è stato esaminato il parere legale, al quale hanno partecipato i consiglieri Longo e Benigni e la segretaria del circolo taorminese del Pd, Lisa Bachis.

La nota dell’avv. Gallipo ha evidenziato la presunta illegittimità della concessione edilizia in sanatoria n. 284/11, “con la quale sono state regolarizzate in violazione della legge sotto diversi profili le opere abusive esistenti” e della successiva concessione edilizia 11/12 “con la quale e stato consentito che su area sottoposta a vincolo di inedificabilità – in quanto di grande interesse paesaggistico, morfologico ed ambientale – venisse realizzato un immobile totalmente nuovo, che occupa una volumetria assolutamente esorbitante rispetto a quella degli indici di zona, ricavata dalla illegittima immissione nella zona vincolata di nuovi volumi edificatori derivanti dalla demolizione di immobili condonati in difformità di legge realizzati in altro sito". Il nuovo progetto perpetrerebbe l’illegittimità “perché, anche in questo caso, in aperta violazione del Pgr e delle vigenti norme urbanistiche”.

I firmatari dell’interrogazione chiedono al sindaco “se non ritenga prendere atto delle conclusioni dell’avvocato Gaetano Gallipo adottando con la massima urgenza tutti i provvedimenti amministrativi atti ad impedire quella che si configurerebbe come un’ennesima aggressione al territorio”. Inoltre, Longo e Benigni, chiedono “che vengano forniti al consiglio comunale adeguati chiarimenti sull’iter della pratica edilizia in oggetto e in particolare della concessione edilizia auto assentita”.

Gi.Br.