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Taormina, sindaco rinuncia a 36mila euro annui di indennità: soldi ai bisognosi

TAORMINA – il sindaco di Taormina, la Capitale siciliana del turismo, ha rinunciato all’indennità di carica per devolverla ai suoi concittadini bisognosi. Parliamo di una somma pari a 36mila 812 euro l’anno, 3mila e 98 euro al mese. La decisione si è già concretizzata con una delibera di Giunta, per la quale è stata votata anche l’immediata esecutività. I soldi ai quali Bolognari ha rinunciato sono stati destinati ad uno specifico capitolo di Bilancio: “Programmazione e governo della rete dei servizi socio-sanitari e sociali”. Sono stati demandati ai responsabili dell’area Amministrativa ed Economico-finanziaria gli atti gestionali conseguenziali…”. Unanime il voto degli assessori: Francesca Gullotta, Vincenzo Scibilia, Andrea Carpita, Nunzio Corvaia e Graziella Longo. Bolognari non percepirà più alcuna indennità per la sua attività di sindaco. Vivrà con i soldi della pensione di vecchiaia di docente dell’università di Messina (ha smesso di insegnare l’1 ottobre 2020). Il primo cittadino aveva rinunciato anche alla sua precedente indennità, che sarebbe notevolmente aumentata dopo che lo stesso professore è andato in pensione. Bolognari è al suo terzo mandato (non continuativo). E non è escluso che possa ricandidarsi nel 2023, quando i cittadini taorminesi saranno chiamati a rinnovare l’Amministrazione comunale.