Un soggiorno… tassato. Si pagherà anche per entrare alla villa comunale

La “tassa della discordia”.Così potremmo definire l’imposta istituita a Taormina qualche anno addietro,ma che va a colpire il principale settore economico della Città e di conseguenza crea non poche problematiche tra gli addetti ai lavori,in primis Tour Operator ed albergatori,che tra l’altro devono improvvisarsi “esattori”.Già perché ovviamente nessuna tassa è ben accolta,però questa più di molte altre ha fatto ultimamente molto discutere,giacché una recente delibera di consiglio comunale a partire dal 2016 ha di fatto introdotto dei cospicui aumenti della stessa e per giunta ha introdotto dei nuovi “ticket vessatori” a cui dovranno sottostare coloro i quali vorranno accedere alla Via Teatro Greco o alla Villa Comunale.

Ovviamente vi è stata una levata di scudi da parte delle Associazioni di categoria,con in testa Albergatori ed Imprenditori.In quest’ottica si inseriscono le proposte che sono state lanciate nei giorni scorsi circa l’utilizzo degli introiti derivanti dai visitatori della Perla.Il Direttivo dell’Associazione Imprenditori per Taormina ha pertanto richiesto all’Amministrazione Comunale che un proprio delegato faccia parte della “stanza dei bottoni” e che abbia quindi voce in capito circa l’utilizzazione dei fondi.Antonio Faraci,noto in Città anche per le sue iniziative filantropiche,chiede invece l’istituzione di un comitato permanente che si occupi della destinazione di queste risorse.L’Organizer del Meet Up 5 Stelle di Taormina Nicola Salerno propone quale alternativa al biglietto d’ingresso per la Villa Comunale la raccolta fondi on line e la ricerca di Sponsor Pubblicitari.Certamente le proposte sono tante ma ciò che unisce unanimemente nell’indignazione tutti i cittadini e che fa dire agli Albergatori “no a qualsiasi tipo di aumento”,per bocca del proprio Presidente Italo Mennella,è il pessimo uso che si fa di questo denaro e per rendersene conto basta dare un’occhiata in giro…