Ecco i compiti per Messinambiente e Ato. Intanto in molti comuni impazzano gli sconti “originali”

La prima rata è andata, il 24 gennaio è ormai alle spalle, ma non per questo la Tares è divenuta meno antipatica ai messinesi che hanno inaugurato il 2014 con un cocktail di tributi appesantito in maniera drastica dalla nuova tassa sui rifiuti. Dal 1 al 28 febbraio chi risponde ai requisiti fissati dall’amministrazione per accedere alle riduzioni per chi vive in condizioni di disagio potrà presentare domanda al Dipartimento servizi sociali per provare a beneficiare di una fetta di quel fondo da 1,5 milioni di euro destinati a questo scopo. Se dunque su questo fronte un passo era stato già compiuto, nonostante non si sappia invece nulla per aiutare le imprese in difficoltà, restavano da fissare i criteri per individuare i cittadini virtuosi, quelli cioè che effettuano la raccolta differenziata attraverso le isole ecologiche, che hanno una compostiera e quegli esercizi commerciali che usano il porta a porta. La Giunta lo aveva già annunciato con la delibera dello scorso 11 gennaio: ad occuparsi di questo aspetto saranno Messinambiente e Ato3.

A Messinambiente toccherà il compito di trasmettere al Dipartimento Tributi, entro il prossimo 31 marzo, l’elenco dei contribuenti registrati presso ciascun centro di raccolta che nel 2013 abbiano conferito, come dice il regolamento (art. 20 comma 2), un limite minimo di rifiuti di 7 kg al mese. Raggiungendo tali quantità si avrà diritto al 25% di sconto sulla quota variabile calcolata su base mensile. Entro la stessa data, la società di via Dogali dovrà trasmettere anche l’elenco delle utenze non domestiche che nel 2013 hanno aderito al progetto di porta a porta commerciale e di quelle che dimostrino di aver avviato al recupero almeno il 50% della quota di rifiuti prevista per legge dai coefficienti per categoria. Per loro riduzioni del 15% e del 25% a seconda dei casi di riferimento (art. 21 comma 2).

L’Ato3 dovrà invece inviare, sempre entro il 31 marzo, l’elenco dei contribuenti che hanno ricevuto in distribuzione una compostiera domestica e che dunque avranno diritto a pagare il 30% in meno sulla bolletta.

Senza però dimenticare un passaggio fondamentale: tutte queste riduzioni saranno calcolate a consuntivo con compensazione con il tributo dovuto per l’anno successivo.

Mentre Messina tenta dunque di far quadrare i conti e annaspa ancora tra graduatorie e criteri da definire, numerosi comuni italiani si sono inventati sconti originali per far risparmiare i cittadini e allo stesso tempo anche le casse delle amministrazioni. Perché se è vero che in praticamente tutte le zone d’Italia si prevedono riduzioni ed esenzioni per chi vive in condizioni di disagio o per chi fa la raccolta differenziata, è altrettanto vero che non tutti sono stati fantasiosi nel mettere a punto modalità simpatiche e che stimolano i cittadini.

L’iniziativa che sta spopolando da nord a sud è quella che prevede sgravi sulla Tares per i cittadini che adottano un cane. In Sicilia a inserire questa riduzione sono stati i comuni di Solarino, Pachino, Francofonte, tutti nel siracusano, che hanno previsto sconti addirittura fino a 750 euro per chi prende con se un cane randagio. A Grosseto pagherà di meno chi adotterà un cane che abbia almeno cinque anni di vita, sconti per chi porta a casa un cane anche a Lecce, Teramo, Bondeno nel ferrarese, Avellino. In questo modo i Comuni risparmieranno sui costi dei canili, aiuteranno le famiglie a pagare meno e daranno una casa a tanti amici a quattro zampe. Ovviamente tutto sotto il periodico controllo di vigili urbani o volontari che dovranno accertarsi delle buone condizioni di vita dell’animale.

Non solo cani però. La caccia allo sconto migliore trova altri spunti interessanti in giro per l’Italia. Molti comuni hanno per esempio inserito sgravi fiscali per disincentivare l'installazione di slot machine e videopoker nei locali. La misura è stata già proposta o adottata da numerose amministrazioni. A Grottammare, comune marchigiano, a Soliera, provincia di Modena, 30% in meno sulla Tares per chi toglie le videolottery da bar e rivendite di tabacchi, lo stesso accade a Piove di Sacco, in provincia di Padova. Pisa ha ideato invece una raccolta a punti, anzi ad ecopunti, per chi usa i centri di raccolta. Più punti si totalizzano e più sconti si ottengono, ovviamente anche in base a tipologie e quantità. Torino prevede premi e incentivi per quei quartieri che produrranno meno rifiuti o che si mostreranno più efficienti nel fare la raccolta differenziata, dunque scatenando una vera competizione tra le zone della città. Pescara pensa ad agevolare le giovani coppie con meno di 35 anni nei primi tre anni di matrimonio, lo stesso accade a Palermo dove le abitazioni adibite a dimora delle coppie che contraggono matrimonio o che siano iscritte al Registro delle Unioni Civili a condizione che l'età di almeno uno dei due componenti non sia superiore a 32 anni. Sempre Palermo azzera poi la quota variabile nel caso di nucleo familiare in cui sia presente un minore in affido.

E’ questo il variegato mondo della Tares. Una tassa che non sta facendo soffrire solo i messinesi e che però ogni realtà ha deciso di affrontare a proprio modo. Magari con un pizzico di originalità.

Francesca Stornante