Lettera aperta di Santalco: “L’amministrazione ci aveva rassicurati, ora faccia la sua parte”

In mezzo alle polemiche, dito puntato anche contro il Consiglio comunale che lo scorso 12 novembre approvò in aula l’introduzione della Tares e il 30 diede l’ok anche alle tariffe che oggi stanno scatenando la rivoluzione tra i cittadini. A “difesa” del lavoro fatto sulla Tares dal civico consesso scende in campo il capogruppo di Felice per Messina, Giuseppe Santalco che ripercorre alcune tappe del travagliato percorso che ha portato alla Tares e chiede all’amministrazione Accorinti di dare corso agli impegni che si era assunta proprio di fronte al Consiglio. Santalco ha raccolto le sue considerazione e richieste in una lettera aperta indirizzata al Sindaco, agli assessori comunali e al dirigente alle Partecipate Pagano.

“Il Consiglio Comunale con grande senso di responsabilità su espressa proposta del Vice Sindaco Signorino e dell’Assessore Ialacqua ha approvato il Regolamento per il pagamento della Tares il cui costo complessivo era parametrato alla perizia sottoscritta il 30.9.2013 tra il Comune e l’ATO 3 relativamente ai servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani forniti da Messinambiente.

Il Consiglio Comunale era stato assicurato circa l’impegno dell’amministrazione di premiare i cittadini che avrebbero attuato la raccolta differenziata, dichiarando un intervento forte nei confronti di Messinambiente per ridurre i costi di gestione del servizio.

Abbiamo ridotto il costo complessivo della tares per le famiglie in difficoltà con una serie di emendamenti volti a consentire una riduzione alle famiglie numerose e con basso reddito ,con contestuale riduzione del 30% della tassa per chi aveva già attuato la raccolta differenziata nel corso del 2013.

In occasione della trattazione del Bilancio di previsione abbiamo approvato un emendamento che prevedeva a carico del bilancio un importo di 1.500.000,00 di euro per coprire i minori introiti conseguenti alle riduzioni per le fasce deboli. Più di questo non potevamo fare attesi gli obblighi legislativi che impongono la copertura del 100% dei costi , ed in considerazione della ferma volontà del Vice Sindaco di applicare per il 2013 la tares e non la tarsu. Il prosieguo era di competenza della Giunta Accorinti che doveva urgentemente predisporre una delibera di indirizzo volta a recepire le modifiche regolamentari , consentendo ai cittadini aventi diritto di poter beneficiare delle riduzioni. Niente di tutto ciò , al Dipartimento Tributi la confusione regna sovrana , gli uffici non sono in grado di dare risposte esaustive mancando l’atto deliberativo della Giunta, né è stato potenziato il personale e i cittadini sono costretti a lunghe code.

Nel contempo Messinambiente non ha reso operative le isole ecologiche e chi vi si reca non ha alcun riscontro formale sui rifiuti conferiti, mentre alcune isole ecologiche hanno l’attrezzatura non funzionante.D i contro mentre i cittadini devono pagare la tares, la città è sporca con cassonetti strapieni ,con rifiuti sparsi attorno ai cassonetti ed odori nauseabondi.

E’ necessario ed urgente che l’amministrazione che sin qui non è stata in grado di affrontare le questioni dei rifiuti e della tares intervenga su: avviare una indagine immediata all’interno di Messinambiente per accertare i motivi della mancata raccolta con controllo immediato dell’officina di Messinambiente per accertare lo stato dei mezzi ed i lavori eseguiti sui mezzi; riscontrare se i lavori sui mezzi vengono eseguiti da personale interno a Messinambiente, ovvero la stessa li affida a ditte esterne per cui bisogna controllare i lavori effettuati sui camion; appurare le azioni poste in essere dal Commissario e dai Dirigenti per controllare l’effettivo e continuo utilizzo dei mezzi di Messinambiente; rivisitare immediatamente la perizia accertando i costi effettivi, l’applicazione delle norme nazionali volte alla spending review; accertare i costi previsti in bilancio sulla raccolta differenziata atteso il suo mancato avvio; sospendere immediatamente la validità della perizia sottoscritta il 30.9.2013, istituendo un Nucleo Tecnico di Controllo che verifichi le singole voci di bilancio e controlli l’organizzazione dei servizi e la gestione del personale; avviare immediatamente la procedura per la costituzione di una nuova società con la predisposizione di un bando a doppio oggetto per una società mista pubblico-privata , atteso che né il Comune ,né Messinambiente sono in grado di fare investimenti per l’acquisto di nuovi mezzi ed impianti.

Si manifesta infine che , essendo Messinambiente una società in amministrazione controllata, ed essendo la stessa priva dei requisiti previsti dalla legge per il servizio in house , il nuovo affidamento alla stessa per sei mesi appare ultroneo e quanto meno inopportuno , se non illegittimo per la sua durata , per cui si sollecita urgentemente la costituzione dell’ARO e la decisione sul futuro di Messinambiente per dare certezza ai lavoratori e garantire un servizio efficiente ed a costi ridotti per la città”.