“Pagare tutti per pagare meno”, il consigliere Carreri porterà una proposta in aula

Un ordine del giorno che dovrà essere approvato dal prossimo Consiglio Comunale per dare mandato al Sindaco Accorinti di mettere in atto tutti gli atti necessari al trasferimento di personale “qualificato” presso l’Ufficio Tributi laddove è urgente ed improcrastinabile la costituzione di una task-force anti-evasione. A presentarlo è il consigliere comunale dei Democratici Riformisti Nino Carreri che intervene nell’infuocato dibattito sulla Tares per andare oltre le polemiche di questi giorni e fare qualcosa che realmente possa servire ai cittadini, soprattutto in prospettiva futura. “Pagare tutti per pagare meno” questo il messaggio che lancia Carreri.

“Che la Tares fosse una tassa iniqua, esosa ed antipatica lo sapevano tutti, sia quelli che hanno votato la delibera che quelli che non l’hanno fatto ma il compito del consiglio comunale era ed è, sin quando sarà possibile, quello di evitare il dissesto ed ottemperare ad una legge dello Stato” spiega Carreri.

Per l’esponente Dr nell’immediato è certamente opportuno correre ai ripari per correggere gli errori macroscopici di tante bollette ma anche per calibrare meglio il tributo che è sproporzionato rispetto al servizio reso. Due gli elementi su cui agire: l’evasione ed i costi del servizio.

“Atteso che respingiamo con forza il principio invocato da taluni della disobbedienza fiscale e considerato che la costituzione di una eventuale commissione speciale d’inchiesta oggetto di dibattito in questi giorni del Consiglio Comunale, che seguirebbe alle inchieste già avviate dalla Magistratura, non darebbe la tempestiva risposta che i cittadini si attendono, è necessario pensare ad una misura più immediata sul versante dell’evasione”.

Ecco da dove nasce la proposta di Carreri che ha un duplice scopo: da un lato affermare il principio secondo cui se paghiamo tutti paghiamo meno e dall’altro ristabilire una equità tributaria utile ad affrontare il futuro di una città che con il prossimo piano di riequilibrio sarà vincolata per almeno dieci anni.

“Recuperare anche solo il 10% dell’evasione significherebbe ridistribuire circa 4 milioni di euro sulle famiglie che giustamente oggi protestano. Una quota minima del 30% di differenziata ridurrebbe i costi del conferimento in discarica dagli attuali 13 milioni di euro a circa 9 milioni con un risparmio di altri 4 milioni ed infine se si mettesse seriamente mano a Messinambiente ed all’ATO 3 sono certo che i cittadini potrebbero godere di un servizio migliore e una Tares più umana”.

Per fare ciò il consigliere porterà in aula un ordine del giorno con cui il Consiglio potrà chiedere con forza al Sindaco di potenziare il personale dell’Ufficio Tributi. Una richiesta che rappresenta una prima risposta all’appello lanciato pochi giorni fa dallo stesso dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua: “Da almeno cinque amministrazioni mi sono sentito ripetere che si sarebbe potenziato l’ufficio, ma ancora oggi siamo sottodimensionati rispetto alle reali esigenze” (vedi articolo correlato).