Tariffe e proiezioni del nuovo tributo sui rifiuti, totalmente a carico del cittadino

Sotto l’albero di Natale, quest’anno i messinesi troveranno la Tares, che non è esattamente un regalo ma l’imposta sui rifiuti che sostituisce la Tarsu. A cambiare, tuttavia, non è solo il nome ma anche l’entità della tassa, che dovrà coprire il 100% del costo del ciclo dei rifiuti gestito dai Comuni e non più il 60-70% come accadeva prima . Inevitabili, dunque, gli aumenti , i quali – va comunque sottolineato –dipendono dalla normativa nazionale sul nuovo tributo e non certo da iniziative autonome dei singoli enti .

Dopo un iter piuttosto travagliato, la scorsa settimana il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento sulla Tares (vedi approfondimento), nelle more che in Aula arrivasse anche il redigendo piano tariffario, a cui stava già lavorando la Giunta municipale. Ebbene, adesso quel piano è pronto e le tariffe definite: la delibera istruita dal Dipartimento tributi e proposta dall’assessore al Bilancio, Guido Signorino, sta per essere trasmessa in Commissione prima e in Consiglio comunale subito dopo, ma in tempi celeri perché è ormai alle porte la scadenza del 30 novembre,data entro la quale dovrà essere approvato il bilancio di previsione 2013.

Prima di vedere nel dettaglio il piano tariffario riguardante il tributo sui servizi e sui rifiuti per l’esercizio finanziario 2013, ricordiamo che la prima rata del nuovo balzello è stata fissata al 16 dicembre, la seconda al 16 febbraio e la terza al 16 aprile. Come detto, la Tares dovrà coprire il 100% del costo del servizio sostenuto dal Comune di Messina, che – in base al Piano finanziario dell’AtoMe3, sottoscritto da Messinambiente ed approvato dalla Giunta Municipale lo scorso ottobre- ammonta a 42 milioni di euro. A tale cifra vanno, inoltre, aggiunti: i costi amministrativi di Accertamento, Riscossione e Contenzioso, pari ad euro 450.000,00 di cui euro373.000,00 per il personale, euro 77.000,00 per l’invio di ogni singolo utente dell’avviso bonario di pagamento; le agevolazioni e riduzioni tariffarie ( abitazione tenuta a disposizione per uso stagionale o uso limitato e discontinuo, locali diversi dall’abitazione adibiti ad uso stagionale,distanza cassonetto, riduzioni o esenzioni per soggetti indigenti) pari ad euro 1.067.984,60; un “fondo svalutazione crediti” per ammortizzare il rischio di mancata riscossione, per una cifra complessiva di 2 milioni di euro. Dai costi del servizio Tares sono stati ,invece, detratti poco di 1 milione di euro, quota che comprende sia il contributo MIUR sia le entrare già incassate dal Comune mediante attività di recupero credito svolta nel 2013

Sommando e detraendo le cifre di cui sopra, il costo complessivo della gestione dei rifiuti coperto dalla Tares ammonta ad euro 44.424.677,00. Da adesso in poi tutto sulle spalle dei messinesi.

LE TARIFFE

La Tares distingue tra utenze domestiche ed utenze non domestiche, con una ripartizione delle quote dovute del 70% a carico delle prime e del 30% a carico delle seconde. In entrambi i casi sono previste riduzioni. Secondo il principio del “paga di più chi inquina di più” si potrà infatti risparmiare effettuando la differenziata, anche se la Giunta deve ancora chiarire in che modo il cittadino potrà dimostrare di essere virtuoso. Previste anche una serie di agevolazioni per determinate fasce di utenti elencate nel regolamento (vedi approfondimento)

UTENZE DOMESTICHE

La Tares prevede una quota fisso ed una variabile, entrambe legate al numero dei componenti del nucleo familiare, che va da 1 a 6 o più. La tariffa complessiva è inoltre determinata da un + 5% del tributo provinciale e di + 0,30/mq della maggiorazione Stato.

Ecco quanto si spenderà ad esempio per la Tares con un immobile di 80 mq:

1 componente (euro/mq , fisso 1,55) : fisso 124,00+ variabile 101,86 = 225,86. A questa cifra vanno aggiunti 11,29 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 261, 15

2 componenti ( euro/mq , fisso 1,8): fisso 144,00+ variabile 170,59 = 314,59. A questa cifra vanno aggiunti 15,73 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 354,32

3 componenti ( euro/mq , fisso 1,95): fisso 144,00+ variabile 170,59 = 314,59. A questa cifra vanno aggiunti 15,73 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 354,32

4 componenti ( euro/mq , fisso 2,08 ): fisso 166,40 + variabile 242,08 = 408, 48. A questa cifra vanno aggiunti 20,42 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 452,90

5 componenti ( euro/mq , fisso 2,10 ): fisso 168,00+ variabile 292,11 = 460, 11. A questa cifra vanno aggiunti 23,01 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 507,12.

6 o più componenti ( euro/mq , fisso 2,03 ): fisso 162,40+ variabile 333,04 = 495,44. A questa cifra vanno aggiunti 24,77 (5% trib. prov) + 24,00 (0,30% mq mag. Stato) per un totale di euro 544,21.

Per le UTENZE NON DOMESTICHE , la Tares distingue ben 30 categorie alcune delle quali avranno addirittura un risparmio rispetto alla vecchia Tarsu. E’questo il caso delle Autorimesse dei magazzini senza alcuna vendita diretta; dei distributori di benzina; degli stabilimenti balneari; dei negozi d’abbigliamento, calzature, librerie, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli; negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato. Un risparmio dettato dalla rimodulazione più precisa delle varie categorie che fino ai precedenti tributi mettevano insieme attività anche molto diverse tra loro, costringendo spesso alcune tipologie di utenze non domestiche a pagare più di quanto effettivamente avrebbero dovuto. Spulciando la tabella delle proiezioni balza all’occhio che il rincaro più alto è toccato alla categoria ortofrutta, pizza al taglio, pescherie, fiori e piante che, considerando un locale da 40 mq, pagheranno 1181,70 euro di Tares, a fronte dei 357,42 della Tarsu. Non è andata meglio ai banchi di mercato di genere alimentare che, considerando sempre gli stessi parametri, pagheranno 996,90 euro di Tares contro i 357,42 di Tarsu. In base a questo piano, che adesso sarà discusso in Commissione e Consiglio, i messinesi possono già iniziare a prendere in mano la calcolatrice per fare i conti.

Per il dettaglio e le tariffe di tutte e trenta le categorie vai su Download.

Danila La Torre- Francesca Stornante