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Tari, si torna in aula per la terza volta: Consiglio urgente su presa d’atto determina di De Luca

MESSINA – Si arricchisce di un nuovo “colpo di scena”, il “caso Tari, destinato ad approdare in aula per la terza volta (dopo due bocciature”. In tarda mattinata è arrivato il parere di regolarità tecnica sulla proposta dei sette consiglieri comunali (Giovanni Caruso, Alessandro De Leo, Nicoletta D’Angelo, Sebastiano Pergolizzi, Sebastiano Tamà, Ugo Zante, Francesco Cipolla e Serena Giannetto) firmatari della richiesta urgente del civico consesso. Nel pomeriggio il presidente dell’Assemblea, Claudio Cardile ha così firmato la convocazione urgente dell’assemblea per domani (martedì 3 agosto) alle 18. All’ordine del giorno la “presa d’atto approvazione variazione delle tariffe (corrispettivi tariffari all’utenza) al fini della Tari (tassa sui rifiuti) anno 2021 e contestuale presa d’atto valutazione del Pef (Piano economico e finanziario) 2021”. Stando al regolamento del Consiglio, la mancanza del numero legale comporterà la sospensione della seduta. Qualora, dopo la ripresa dei lavori non si raggiunga o venga meno di nuovo il numero legale, la seduta è rinviata al giorno successivo, con il medesimo ordine del giorno.

Prima che arrivasse il parere tecnico, il presidente del Consiglio aveva risposto ai sette consiglieri che hanno avanzato la richiesta di una seduta urgente per il via libera al Piano economico e finanziario sulla Tari, in seguito alla determina firmata sabato notte dal sindaco, Cateno De Luca, con la quale intende assumersi ogni responsabilità. Ma si chiede la presa d’atto dell’Aula. Il primo cittadino, lo ribadiamo, fa leva su una vecchia norma regionale (la 48 del ’91).

Cardile nella missiva inviata ai sette consiglieri aveva allegato un parere del segretario generale. “Con il quale – aveva evidenziato il presidente – si afferma l’assenza di valenza giuridica della richiesta di presa d’atto dell’organo consiliare rispetto alla determina sindacale. Per tale ragione – aveva aggiunto – appare di tutta evidenza che l’eventuale celebrazione del Consiglio comunale sarebbe non solo inutile dal punto di vista amministrativo ma, per quel che più rileva, un inutile dispendio di risorse pubbliche”. Il presidente dell’Assemblea aveva chiesto ai sette consiglieri se intendessero “confermare la richiesta di convocazione ovvero ritirarla, anticipando sin d’ora che gli atti relativi all’eventuale celebrazione del Consiglio comunale richiesto saranno da me trasmessi alla Procura generale della Corte dei conti per tutte le valutazioni del caso”. Il presidente aveva risposto anche ai consiglieri Nicoletta D’Angelo e Sebastiano Pergolizzi, in merito alla richiesta di convocazione della Conferenza dei capigruppo. “Si fa presente – aveva scritto Cardile – che alla data odierna, alle 12, la proposta di delibera relativa alla presa d’atto della determina sindacale numero 44 del 31 luglio è carente del parere di regolarità tecnica, così come indicato nel parere reso dal segretario generale. Per le motivazioni esposte, questa presidenza – conclude Cardile – non può procedere alla convocazione urgente del Consiglio comunale”. Giunto il parere Cardile ha convocato la riunione d’urgenza.

De Luca ha intanto invitato “i consiglieri comunali di buona volontà” ad essere presenti questa sera alle 21 nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. “Saranno comunicate le mie determinazioni – spiega il sindaco – in merito alle misure urgenti da assumere per il servizio di raccolta dei rifiuti”. Il clima negli ambienti politici e amministrativi della città resta rovente.