Arrivano le spese di notifica. Gioveni tuona: “Accorinti abolisca l’ingiusto balzello”

Brutte notizie per i contribuenti messinesi che, in questi giorni di calura estiva, si vedranno recapitare via posta, per l’anno 2012, la nuova tassa per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani, meglio nota come Tarsu. L’Imposta comunale, che a breve verrà sostituita dalla Tares (Tassa rifiuti e servizi), quest’anno subirà un incremento, quantificabile in bolletta, pari al 30% e questo per effetto dell'ultimo piano di rientro varato dall'ex Commissario Luigi Croce. Un incremento, dell’importo complessivo della tassazione prevista per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti, che però sembra destinato a lievitare ulteriormente. Una denuncia che arriva dal consigliere comunale Udc Libero Gioveni: “Oltre al danno anche la beffa – tuona il neo consigliere – in attesa che la Tares governativa diventi a breve una triste realtà per tutto il popolo italiano, i cittadini messinesi continuano a dover fare i conti con la non meno indigesta Tarsu”. Gioveni, che più volte in passato aveva sollevato la questione, entra nel merito e spiega: “Già da qualche anno, insieme all’importo complessivo di pagamento, i contribuenti si troveranno costretti a dover versare le relative spese di notifica per un importo pari ad 5 euro ed 88 centesimi. Appare superfluo rimarcare – sottolinea Gioveni – come risulti fortemente fastidioso per i contribuenti, forse paradossalmente ancora di più rispetto al ben più gravoso aumento della stessa tassa, specie in questo periodo di forte crisi economica ed occupazionale, questo ulteriore tributo che va ad aggiungersi alla salata imposta, soprattutto per quei cittadini che hanno sempre pagato puntualmente. La “trovata” – spiega ancora il consigliere Udc -quanto mai inopportuna dell’ex assessore ai tributi Miloro, attraverso la quale si consentiva di consegnare indistintamente a tutti gli utenti le bollette Tarsu unitamente alla cartella esattoriale, addebitandone – prosegue Gioveni – il relativo costo aggiuntivo per le spese di notifica, era stata da tutti giudicata fortemente ingiusta e discriminatoria. Pur comprendendo lo spirito di quel provvedimento che voleva “costringere” i soliti furbi a pagare quanto dovuto senza “inventarsi” la storiella di non aver ricevuto nel proprio domicilio le relative bollette – prosegue Gioveni – è fuor di dubbio che non si possano assolutamente trattare allo stesso modo quei cittadini onesti che per pagare le 4 rate recapitate a casa mediante “avviso bonario” hanno sempre “stretto la cinghia” per adempiere al proprio dovere di contribuenti”. Le spese di notifica sono quindi per il consigliere Udc “ una nuova beffa nei confronti di coloro che fino ad ora non ha mai “fiatato” nel corrispondere a Palazzo Zanca il tributo per un servizio che, specie negli ultimi tempi, anche se non per colpe di Messinambiente – precisa Gioveni- non si è sempre rivelato efficace. Piuttosto che colpire i cittadini onesti – conclude l'esponente Udc – sarebbe opportuno intensificare i controlli sui morosi adottando esclusivamente su questi il sistema della notifica diretta a domicilio”. Gioveni si rivolge dunque al Sindaco Renato Accorinti al quale chiede l’immediata cancellazione dei diritti di notifica a carico dei contribuenti onesti: “Torniamo all’antico – invita – eliminiamo l’ingiusto balzello, che tra le altre cose, non intacca minimamente le casse comunali, e diamo fiducia a quanti si sono sempre dimostrati ligi ai propri doveri di onesti contribuenti”.

(Emma De Maria)