Levata di scudi contro l’aumento dell’Imu. Dopo il no del Pd quello dei sindacati di “categoria”

L’aumento dell’Imu è argomento troppo dolente per essere liquidato con una delibera improntata in pochi giorni e senza concertazione né confronti, nonostante le ragioni di urgenza e necessità che la giustificano. Dopo il no “politico” annunciato dagli esponenti del partito democratico (vedi correlato), che lunedì prossimo incontreranno il commissario straordinario Luigi Croce per cercare di mantenere al minimo almeno le aliquote per la prima casa, arriva il “no” dei rappresentanti del S.U.N.IA. (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) e dell’A.S.P.P.I. (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari) di Messina.

Anche loro chiedono a Croce di «fissare un incontro, prima che vengano deliberate le nuove aliquote IMU , con tutte le sigle sindacali della proprietà e degli inquilini firmatari dell’ accordo territoriale sui contratti a canone concordato, ancora in vigente, ai sensi della legge 431\98 art. 2 comma 3» .

Il confronto viene espressamente sollecitato da Carlo Cannarozzo e Pietro Ruggeri « per esprimere il nostro parere e le nostre proposte su una tassa per noi iniqua e che sicuramente andrà a rendere più cari i canoni di locazione in una città dove sia i piccoli proprietari che gli inquilini sono sempre più deboli» .

«La richiesta di questo confronto – concludono nel comunicato – è finalizzata all’interesse non soltanto delle categorie che rappresentiamo ma a raggiungere una scelta consapevole ed equa per la comunità di Messina che palesemente vive in grave stato di disagio economico».

Martedì prossimo, la delibera sull’Imu sarà discussa e votata dal Consiglio comunale. Croce troverà il tempo per incontrare i sindacati di categoria?