Tari, si avvicina la seconda rata ma ancora nulla su riduzioni ed esenzioni

Per i messinesi si avvicina la seconda rata della Tari, la tassa sui rifiuti, ma nulla si sa ancora di riduzioni ed esenzioni. La giunta Accorinti ha esitato il provvedimento che definisce i criteri per dare la possibilità a chi vive in condizioni di disagio economico e sociali di accedere a questi benefici lo scorso 23 ottobre, ma l’ultima parola spetta al Consiglio comunale che non è riuscito ancora ad esprimersi su un provvedimento che tocca molto da vicino le tasche di centinaia di persone. Ad esprimere preoccupazione sui forti ritardi sono i consiglieri comunali Libero Gioveni e Claudio Cardile che ricordano che mancano poco più di due settimane alla scadenza della seconda rata, prevista per il 16 dicembre, e denunciano il disorientamento e la confusione che regnano fra i potenziali aventi diritto.

I due consiglieri evidenziano che dopo l'approvazione in giunta della delibera, la stessa è risultata completa dei relativi pareri dei dirigenti competenti il 7 novembre, ma prima del definitivo approdo in Consiglio Comunale è necessario avere anche il parere del Collegio dei revisori dei Conti che l'ha presa in carico l'11 novembre, ma non ha ancora sciolto le riserve.

Gioveni e Cardile, pur comprendendo le numerose e importanti questioni sottoposte al vaglio dell'organo di revisione contabile (bilancio Consuntivo 2013, delibera di rinegoziazione dei mutui, delibera sul fabbisogno del personale), sollecitano la definizione dell'iter al fine di giungere, prima della scadenza della seconda rata, con la necessaria delibera finale votata dal Civico Consesso e consentire così agli aventi diritto la relativa presentazione delle istanze.

Secondo quanto definito dall’amministrazione i criteri sono esattamente gli stessi dello scorso anno, dunque potranno fare richiesta di sconto le famiglie con reddito ISEE, riferito all'anno 2013, fino a 5.000,00 euro e gli anziani ultrasettantenni, unico componente del nucleo familiare, con invalidità del 100 per cento e un ISEE, riferito all'anno 2013, fino a 10.000 euro. Attenzione però: in questo momento non si può ancora presentare alcuna domanda né avere la certezza di rientrare in questi benefici. Inutile chiedere risposte all’Ufficio Tributi, né tantomeno al Dipartimento Servizi Sociali. Se non prima si esprimerà il Consiglio comunale non potrà iniziare la fase di presentazione delle istanze e redazione delle graduatorie.