Si è svolto a Milazzo il convegno della Cisl sulla spending review

Un tavolo in ogni Ente per coniugare bisogni, aspettative, occupazione stabile, economia, sviluppo, crescita. E’ la proposta che la Cisl e la Cisl Funzione Pubblica di Messina hanno lanciato dal convegno sulla spending review che si è tenuto questa
mattina al Castello di Milazzo.
“L’Italia – ha detto in apertura il coordinatore del convegno Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina – era conosciuto come il Belpaese. Oggi invece assistiamo a un ridimensionamento coatto della spesa pubblica, della previdenza e dell’assistenza sociale. In presenza di una grave crisi finanziaria, la Cisl vuole essere protagonista del cambiamento e non subirlo. L’utilizzo delle risorse pubbliche va orientato al bene comune e tagli indiscriminati solo per fare cassa creano iniquità, ingiustizia e disuguaglianza sociale”.
Confronto e contrattazione sono i due punti saldi che, secondo il sindacato, devono guidare il processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione imposto dal decreto legge 95/2012.
“Un processo di riorganizzazione e di riqualificazione – ha detto nella sua relazione il segretario generale della Cisl Fp di Messina, Calogero Emanuele – che deve essere promosso dal basso, dal singolo ente che meglio di tutti conosce il proprio bilancio, l’impiego delle risorse e i margini di efficienza disponibili. Bisogna – ha aggiunto Emanuele – dare piena attuazione al processo di valorizzazione del personale in tutti gli Enti, conoscere i dati sui pagamenti per l’acquisto di beni servizi e forniture, sui beneficiari di provvidenze economiche, sui contratti d’appalto, sul patrimonio immobiliare, sui costi di locazione inchiodando politici e amministratori incapaci alle responsabilità che derivano dalla cattiva gestione. In Sicilia e a
Messina bisogna dare vita ad una piattaforma di garanzia occupazionale di tutto il mondo precario, con una oculata programmazione a medio e lungo termine, ripensando ad una re-internalizzazione di servizi affidati a ditte esterne con costi elevatissimi, ed aprendo anche agli Enti che hanno carenze di personale come i Tribunali, ma guardando anche a quei nuovi servizi mai attivati come la riorganizzazione della Protezione Civile”.
Le previsioni del decreto legge 95/2012 e quelle sugli accorpamenti di enti, insieme ai tagli ai capitoli di spesa, richiedono un ripensamento delle strutture amministrative in modo da garantirne la funzionalità. “Sono processi – ha spiegato Emanuele – che le pubbliche amministrazioni non sempre sono in grado di avviare e promuovere. Tocca alle rappresentanze sindacali spingere in sede di confronto per avviare percorsi sistematici di ridisegno delle amministrazioni e avanzare proposte concrete”.
Il programma dei lavori è stato aperto dal saluto del sindaco di Milazzo, Carmelo Pino. Dopo l’introduzione del segretario generale della Cisl Fp Messina, Calogero Emanuele è stata la volta degli interventi di Lucio Catania, segretario comunale; di Elisabetta Bartolone, dirigente dell’area economico-finanziaria del comune di Barcellona P. G.; di Angelo Fullone, segretario generale Cisl Fp Sicilia; di Francesco Verbaro, esperto di politiche lavoro pubblico e docente presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione che ha passato in rassegna le disposizioni di risparmio relative alle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni.
I lavori sono stati chiusi dal segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava che ha espresso la posizione della Cisl sulla manovra del Governo. “La Spending Review, a noi, non fa paura – ha detto Bernava – èurgente e necessaria. Anzi, chiediamo un intervento sulla spesa che sia molto più incisivo, che abbia effetti certi perché riteniamo necessario intervenire sugli sprechi e sulle storture della Pubblica Amministrazione. Il nostro obiettivo è quello di risparmiare risorse e
spostarle per rendere i servizi ai cittadini efficienti e innovativi, di destinarne parte al premio di risultato per riorganizzare meglio gli uffici e, in qualche zona, pensare anche a stabilizzare i precari storici che svolgono un ruolo determinante nel funzionamento della macchina amministrativa. La Spending Review – ha spiegato Bernava – la vogliamo sull’organizzazione reale. Non si fa solo per legge. La legge è cornice ma la vera Spending Review avviene attraverso la contrattazione. I lavoratori, attraverso le loro rappresentanze devono essere protagonisti, si devono creare le premesse affinché la politica
non sia solo l’unica padrona della Pubblica Amministrazione. I lavoratori devono essere coinvolti nei processi decisionali. Dobbiamo bandire il vittimismo di vecchia maniera. Gli Enti locali e le partecipate hanno bilanci in condizioni disastrate. Siamo alla vigilia di un fallimento che nessuno immaginava. Bisogna quindi mettere mano alla riorganizzazione – ha concluso Bernava – costringendo le amministrazioni ad attuare la ristrutturazione e il risanamento delle società partecipate ma non per fare assunzioni, per garantire forniture e appalti. Le società partecipate devono servire per dare servizi ai cittadini”.