Caspanello e la paura di vivere

Lento ma inesorabile, come il tempo. Tino Caspanello torna a Messina con un atto unico delicato e sognante, che ha debuttato al Teatro libero di Palermo il 18 gennaio. Suoi il testo e la regia. E la parte di protagonista, insieme ad Andrea Trimarchi e Cinzia Muscolino.

“’Nta ll’aria- è una fiaba leggera, come l’aria, sotto la quale scorre la vita. Inizia in sordina, due operai che lavorano su un balcone, poche parole, lunghi silenzi. Si fa strada attraverso battute che sembrano non aggiungere niente al niente. Cresce quando accade l’evento che non è un evento, l’ingresso di una figura femminile, sconosciuta e spaventosa nella sua innocenza. Tocca il suo apice quando, alla fine, anche il più restio dei due uomini si convince a uscire dalla routine di chi si lascia vivere, di chi agisce senza chiedersi perché, anestetizzato dalla solitudine e dalla paura di provare dei sentimenti.

Ci vuole un miracolo per uscire da questa condizione, un disturbo, imprevisto e sconvolgente come una piccola infrazione alla norma sociale, non per male, ma proprio per sfuggire a quella norma di cui nessuno sa dare una spiegazione. Imprevisto e sconvolgente come un atto di generosità, minimo e al contempo vitale. Perché può salvare la vita, può aprire gli occhi sull’invisibile, chiudendoli su ciò che appare, ma è soltanto una superficie.