Tutti fuori dall’ex Casa Portuale: “La lotta continua. Occuperemo ancora” FOTO E VIDEO

“Abbiamo perso una battaglia, non la guerra. La lotta continua, troveremo un altro posto da occupare. Noi non ci arrendiamo”. Claudio Risitano è uno degli undici ragazzi del Teatro Pinelli che, stamattina alle 7.30, ha ricevuto la “visita” e l’ordine di sgombero dall’ex Casa Portuale da parte degli agenti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e di una squadra dei Vigili del Fuoco di Messina.

Un “tutti fuori” pacifico, senza alcuna resistenza da parte degli “occupanti abusivamente” che si è subito sparso di voce in voce fino a raccogliere, dinnanzi alla struttura di via Alessio Valore, una folla di giovani, curiosi ed esponenti politici. A dare sostegno al gruppo Pinelli, due assessori della Giunta Comunale, Daniele Ialaqua e Antonino Mantineo, insieme al consigliere di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo. “Siamo qui per solidarietà ai ragazzi”, è stata la dichiarazione a caldo di Ialaqua.

Gli undici occupanti sono stati tutti identificati, quattro hanno ricevuto notifica di sequestro preventivo, nonchè di denuncia per concorso, invasione edifici pubblici e spettacoli non autorizzati. A siglare l’ordinanza di sgombero è stato il Gip Monica Marino riprendendo una vicenda risalente allo scorso anno quando il commissario liquidatore della Società Cooperativa Italia, Placido Matasso, ossia della società che dispone dell’istituto, si era rivolto all’Autorità Giudiziara.

“Aprivano e tenevano aperti luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento e ritrovo, senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica, consentendo l’accesso presso la casa portuale ad un numero indeterminato di persone pur a fronte di rilevate carenze di sicurezza”, si legge nell’ordinanza.

Da qui, i vari sopralluoghi di polizia, carabinieri e vigili che hanno evidenziato una situazione di pericolo legata, in particolare, all’elevazione di un palco non ritenuto sicuro sia per chi assisteva agli spettacoli sia per chi, di fatto, li eseguiva. Altro elemento sottolineato, la vendita non autorizzata di alcoolici. “Gli occupanti organizzano ancora oggi manifestazioni e incontri, attirando ogni giorno all’interno della struttura un numero di persone” e pubblicizzando gli eventi sui “Social Network” si legge ancora. Motivo per cui il Gip ne ha disposto il sequestro preventivo e la messa in sicurezza.

“Ci avevano già fatto sgombrare una volta, dal Teatro Fiera – ha riferito ancora Risitano – e noi abbiamo trovato la Casa Portuale. Se credono che questi atti di sgombero servino a fermarci, si sbagliano di grosso. La nostra lotta continua”.

Veronica Crocitti