Atto Unico – Scene di Vita, Vite di Scena, rassegna teatrale giunta alla sua IV edizione attualmente in corso, cambia casa, suo malgrado, per gli ultimi tre spettacoli: dal Teatro Savio si sposta, infatti, alla Sala Laudamo.
“Qual è il futuro del teatro a Messina?” si domanda la compagnia QA-QuasiAnonimaProduzioni, che in quattro anni di rassegna autoprodotta ha cambiato location tre volte passando dal Teatro Savio, alla chiesa di Santa Maria Alemanna al Teatro Annibale Maria di Francia. “A Messina c’è una grave carenza di spazi utilizzabili per eventi di tipo artistico e culturale – dice Vincenzo Quadarella cofondatore di QA-QuasiAnonimaProduzioni – se si parla di teatri, poi, la situazione è ancora più grave. Gli unici spazi disponibili che potrebbero essere adatti alla nostra rassegna sono in mano alla Curia ma non sono assolutamente adeguati né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista strutturale. Inoltre nel corso degli anni i costi di affitto sono diventati eccessivi rispetto alla qualità dei servizi offerti”.
QA, quindi, sposta i futuri appuntamenti di Atto Unico alla Sala Laudamo, in virtù della collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele, che patrocina l’intera rassegna dall’inizio di questa IV edizione. Lo spostamento della manifestazione comporterà una doppia replica, il sabato alle 21 e come di consueto la domenica alle 18, con il seguente calendario: 4 e 5 marzo Pupetto ed io, omaggio al Maestro Donato Castellaneta, di e con Maurizio Marchetti; 25 e 26 marzo Sincopi Deliqui Infarti e Altri Mancamenti, omaggio a Mejerchol’d, scritto e diretto da Sergio Basile. L’ultimo spettacolo della rassegna, inizialmente previsto per il 9 aprile, subirà uno slittamento al 13 e 14 maggio per cause di forza maggiore: si tratta di Prometheus, omaggio a Fernando Balestra, scritto e diretto da Auretta Sterrantino. Resta confermato, come da programma, il 24 febbraio al Teatro Savio, il documentario teatrale Canto della rosa bianca. Studenti contro Hitler. Monaco 1942/43, spettacolo fuori abbonamento prodotto da QA e con il gentile sostegno dell' Istituto Nazionale del Dramma Antico.