La Polizia compie 165 anni, il Questore: “Esserci sempre”

La Questura di Messina compie oggi 165 anni e, per festeggiare, ha scelto come scenario il teatro Vittorio Emanuele di Messina. Una festa, quella celebrata stamani, resa ancor più speciale dall’orchestra e dal coro del Conservatorio Corelli, presieduto da Giuseppe Ministeri e diretto dai maestri Santi Cardullo e Michele Amoroso.
Una sala gremita per una festa sentita, a cui hanno preso parte tutti i funzionari e tutte le rappresentanze del personale della Questura, dei Commissariati sezionali e distaccati, nonché delle Specialità.

A sedere tra le poltrone c’era l’ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) che, insieme ai familiari dei poliziotti Vittime del Dovere, ha ricordato i valori che da sempre contraddistinguono la Polizia di Stato. Valori ben riassunti dallo slogan “esserci sempre”, leitmotiv di tutta la cerimonia nonché del discorso caloroso del Questore Giuseppe Cucchiara.

La cerimonia è stata anticipata da un momento solenne, all’interno della caserma Nicola Calipari, dedicato ai caduti durante il quale il Questore ha reso gli onori con la deposizione di una corona di alloro. Poi la festa si è spostata al Vittorio Emanuele, con l’accoglienza di un picchetto di 27 unità, composto da ispettori, sovrintendenti, assistenti ed agenti appartenenti alla Questura ed alle specialità della Polizia di Stato: Stradale, Postale e delle Comunicazioni, Frontiera Marittima, Ferroviaria ed Autocentro al comando di un funzionario.

La premiazione dei poliziotti che si sono distinti particolarmente nel corso dello scorso anno è stata intervallata da tre momenti dedicati a tre tematiche forti. Il primo ha avuto come protagonista la donna vittima di violenza per la quale la Polizia porta avanti la campagna di sensibilizzazione #questononèamore e collabora con associazioni antiviolenza cittadine come il Cedav, rappresentato dalla presidente Carmen Currò. Accompagnata alla chitarra da Emanuele Barillaro, l’ideatrice della campagna “Postoccupato”, Maria Andaloro, ha poi letto un brano estratto dal testo di Diego Cugia dal titolo “Donne in rinascita”, ricordando le donne vittime di femminicidio.
Quest’anno la Questura di Messina ha voluto che “postooccupato” fosse in memoria di Omayma, mediatrice culturale all’ufficio immigrazione, assassinata il 4 settembre del 2015 dal marito.
Un secondo brano, dedicato stavolta al tema dell’immigrazione e tratto dal laboratorio teatrale “Nostra signora libertà diretto dall’attore e regista Angelo Campolo per la compagnia “Daf – Teatro dell’esatta fantasia” in collaborazione con la “Caritas diocesana” di Messina, è stato letto da Michele Falica e Billo, dietro la regia di Simone Corso.
Terzo e ultimo brano, tratto dall’Amleto di Shakespeare, è stato quello dedicato al contrasto del bullismo. A leggere Francesco Foti, uno degli attori della compagnia teatrale “Volerevolare”, diretta da Giovanna Manetto e nata all’interno dell’associazione “Il volto e la maschera” presieduta da Claudio Diveto.

Sul palco, quali testimonial d’eccellenza, la squadra di pallanuoto Waterpolo Messina, accompagnata dal Presidente Felice Genovese e capitanata da Federica Radicchi, medaglia Olimpica Argento a Rio 2016.
Presente anche il coro dell’istituto comprensivo Enzo Drago 1^ A della scuola secondaria di primo grado. La cerimonia si è infine conclusa con il “Va Pensiero” diretto dal maestro Michele Amoroso. In platea erano presenti anche il Presidente dell’A.R.S. Giovanni Ardizzone, l’Assessore Regionale alla cultura Carlo Vermiglio in rappresentanza del Presidente della Regione, il Prefetto ed il Sindaco di Messina, Parlamentari, Magistrati, Autorità civili e militari e soprattutto tanti studenti e cittadini a dimostrazione della gratitudine verso gli uomini e le donne della Polizia di Stato.