Cento anni dalla Rivoluzione russa: Rosso d'ottobre apre la nuova stagione

Cento anni dalla Rivoluzione russa: Rosso d’ottobre apre la nuova stagione

Grazia Di Mauro

Cento anni dalla Rivoluzione russa: Rosso d’ottobre apre la nuova stagione

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giovedì 02 Novembre 2017 - 07:43

Gli spettacoli avranno luogo presso la Sala Laudamo dal 3 al 5 novembre

Il collettivo dell’Associazione “Le armi della critica”, per ricordare il centenario della Rivoluzione sovietica del 1917, in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele, ha allestito la rappresentazione teatrale che rievoca le fasi dei “dieci giorni che cambiarono il mondo”. Un evento che, comunque lo si valuti, ha rivendicato il diritto di ognuno di essere liberi dal bisogno e di tutti ad essere uguali.

Un organico di dieci persone in scena che fanno di Rosso d’ottobre un lavoro originale, apripista alla stagione invernale del Teatro Vittorio Emanuele. Scritto per uno spazio ridotto, il testo che sintetizza le fasi salienti di quel determinato periodo si avvale dell’apporto dello storico Federico Martino, del filosofo Giuseppe Antonio Di Marco, del compositore e performer David Carfì e di un raffinato esperto di dinamiche teatrali, il compianto Pompeo Oliva, messinese al quale lo spettacolo è dedicato. Lo spazio teatrale diventa oltre che luogo di riflessione, mezzo didattico in grado di rievocare le vicende dell’epoca, soprattutto ai giovani che rappresentano il nuovo pubblico.

“Ci siamo recati al liceo classico Francesco Maurolico, durante le ore di lezione ― afferma Daniela Conti ―dove abbiamo presentato ai ragazzi lo spettacolo calandolo nel contesto storico e culturale del tempo. Abbiamo inoltre venduto i biglietti con una particolare scontistica, destinata esclusivamente agli studenti, che hanno aderito all’iniziativa con trasporto”.

“Il gorgo della storia ― sottoscrive il collettivo ― impedisce di avere porti sicuri e predeterminati; così l’unico modo per orientarsi tra i marosi è il pensiero critico, l’interpretazione del passato per immaginare il futuro”.

“Rosso d’ottobre è il frutto di chi crede che ancora la storia non sia finita ― afferma Renato De Luca ― e che oltretutto, grazie al teatro si possano richiamare alla memoria fatti storici e culturali che strettamente ci appartengono”.

In scena attori professionisti quali Daniela Conti e Luca Fiorino, e non professionisti Gregorio Anastasi, Renato De Luca, Angelo Sorace e Sergio Tripodo diretti dalla sapiente regia di Daniela Conti e di Antonio Saterno.

Gli spettacoli avranno luogo presso la Sala Laudamo nei giorni 3-4-5 novembre. Orari: 3 novembre ore 21, 4 novembre ore 17 e ore 21, 5 novembre ore 17. I biglietti che hanno un costo di €10 possono essere acquistati in prevendita presso la libreria Bonanzinga di via dei Mille, o presso il botteghino della Sala Laudamo a partire da trenta minuti prima e fino all’inizio della rappresentazione.

Un commento

  1. LE GRANDI STRAGI DECINE DI MILIONI DI MORTI CAUSATI DALLA RIVOLUZIONE RUSSA CHI LI RICORDA? ED I MORTI CAUSATI IN QUESTI GIORNI DAI PARTITI DI SINISTRA ED ESTREMA SINISTRA CHE CAUSANO MORTI, SIA IN ITALIA COME LA INVASIONE DEI CLANDESTINI, CHE AMMAZZANO ITALIANI. NON DIMENTICARE MORTI CAUSATI NEI PAESI EX COMUNISTI IN EUROPA ED IN ASIA, OPPURE ORA IN DIVERSI PAESI CINA COMUNISTA E KOREA DEL NORD LI RICORDIAMO? SONO DA RICORDARE ANCHE I MORTI DELLE FOIBE DI ITALIANI ANCHE BAMBINI SONO DA RICORDARE. RICORDIAMOCI ANCHE SERGIO ENDRIGO CON IDEE POLITICHE DI SINISTRA CHE HA SCRITTO LA CANZONE 1947 BELLISSIMA E STRUGGENTE IN RICORDO DEGLI ITALIANI AMMAZZATI DA TITO COMUNISTA RICORDIAMOLI, NON DOBBIAMO DIMENTICARE TITO STALIN MAO FIDEL CASTRO ALTRI

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