Auto connessa, sì o no? Forse ancora non siamo pronti

Per molti automobilisti la tecnologia è vista ancora come un optional e non come parte integrante dell’auto. Una sorta di resistenza di percezione, dato che è sempre più presente sulle moderne automobili. È il caso emblematico della connettività. Il 25% degli automobilisti a livello globale (il 32% in Italia) non utilizza attivamente le funzionalità della propria auto connessa. Una cifra che include un 11% di automobilisti (16% in Italia) che non sa nemmeno se il proprio veicolo sia dotato o meno di questo tipo di tecnologia.

Questi numeri non proprio confortanti per i brand automotive, che al contrario investono sempre più su tali tecnologie, emergono dalla seconda edizione di Connected Car, lo studio sulle attitudini e il comportamento di acquisto (effettuato su oltre 8.500 automobilisti in Europa, Nord America e Cina) condotto da Kantar TNS. Addirittura in Italia il 68% degli automobilisti che ha provato questi servizi al momento dell’acquisto di un’auto non è sicuro di sceglierli di nuovo, dichiarando di non pensare di utilizzarli in futuro.

Lo studio ha rilevato anche che un gran numero di proprietari di auto (in Italia il 42%) è “informato ma non interessato” ai sistemi di guida autonoma. Un dato che scende al 14% in Cina, Paese che si distingue dai mercati maturi proprio in termini di atteggiamento nei confronti della tecnologia. Secondo lo studio, infatti, i cinesi sono più ricettivi alle funzioni connesse come l’assistenza alla navigazione, social networking e streaming di musica/video.

Non sorprende, dunque, che la Cina sia per i brand automobilistici il migliore mercato dove introdurre le ultime innovazioni tecnologiche: guida connessa, autonoma, condivisa ed elettrica. Il Vecchio Continente, mercato ormai “saturo” e “maturo”, come reagirà nei prossimi anni?

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