Cultura e spettacoli

“Telemaco Prigioniero” di Eros Salonia pronto al debutto il 7 agosto a Villa Melania

Sarò Villa Melania a Pistunina, il prossimo 7 agosto alle 21.30, ad ospitare la prima tappa del tour estivo dello spettacolo teatrale e musicale “Telemaco Prigioniero. Odissea 2021”, dell’attore e regista messinese Eros Salonia. Il poema epico vanta un calendario fitto, con altre tre tappe in pochi giorni: il 16 agosto a Salina alle 21.45, il 20 nell’Atrio del Carmine a Milazzo alle 21 e il 28 nell’arena Don Minico a Messina. Confermate, inoltre, le tappe a Lipari e al Teatro di Novara di Sicilia, sebbene non siano ancora state stabiliti i giorni in cui l’opera verrà rappresentata. Al tour provinciale seguiranno quelli regionale e nazionale.

Il Telemaco di Salonia, tra poesia e farsa

Eros Salonia, che ha scritto i testi e curato la regia dello spettacolo, sarà accompagnato da Giacomo Guttaduro, cantastorie alla voce e alla chitarra. L’opera vede le vicende di Telemaco, figlio di Ulisse, che assurge ad eroe contemporaneo e si trova in un ospedale psichiatrico. La sua mente è invasa dai fantasmi del padre e della madre Penelope. Le immagini dell’Odissea gli invadono la mente, e Telemaco ne interpreta i vari personaggi, accompagnato dal cantastorie Omero. Salonia parla di “spettacolo in bilico tra poesia e farsa. Questa irriverente e libera interpretazione dell’Odissea è incentrata sull’assenza del padre e della memoria storica, in quest’epoca moderna, schiava della tecnologia e della malattia da curare a discapito di ogni dimensione eroica. In un mondo che vive al riparo da ogni pericolo esterno, il folle Telemaco rappresenta una via di saggezza per la riconquista di uno spazio realmente umano. Il padre Ulisse e il figlio sono due eroi opposti, uno antico, l’altro moderno che creano un dialogo immaginario. Due anime vive che si muovono in un mondo di maschere”. Dirompente, irriverente e accattivante, lo spettacolo di Salonia ripercorre il poema e lo rivisita facendo emergere Telemaco, nelle sue fragilità e nella sua sofferenza. Uno spettacolo, gratuito, tutto da vivere.