Messinambiente, Cgil e Uil dicono no alla «liquidazione strategica. Tutelare lavoratori e utenti»

«Sul nodo Messinambiente pretendiamo chiarezza». E’ una posizione netta e precisa quella espressa dalle organizzazione sindacali FpCgil e Uiltrasporti rispetto alla procedura di messa in liquidazione “decretata” nel corso dell’assemblea dei soci lo scorso 3 febbraio. La situazione si fa sempre più incandescente perché i sindacati temono che a far le spese siano proprio i lavoratori. La mancanza di dialogo con l’amministrazione comunale e la mancanza di prospettive concrete, preoccupa non poco Clara Crocè, Carmelo Pino e Silvio Lasagni, pronti a reagire con fermezza a qualsiasi decisione possa far venire meno l’impegno contrattuale con i dipendenti.

«A nulla sono valsi i sacrifici dei lavoratori – affermano i sindacalisti – che hanno alle spalle due anni di dura vertenza, durante i quali hanno combattuto per evitare l’emergenza rifiuti. Il Sindaco unitamente all’Ato Me 3, hanno la responsabilità di aver affossato l’azienda della città di Messina. La Messinambiente è un patrimonio dei cittadini non consentiremo al Sindaco di distruggere tutto quello che tocca. La liquidazione – strategica soluzione – sostengono i sindacati, ha il solo obiettivo di eliminare definitivamente il disallineamento tra il vero costo del servizio, derivante dalle perizie condivise con il Comune prima e con l’Ato3 dopo, ed il costo del servizio calcolato dalla Società d’ambito, con il conseguente risultato che è quello di giustificare le minori rimesse corrisposte alla Messinambiente negli ultimi 5 anni».

I sindacati chiedono di poter conoscere l’effettivo ammontare delle somme mensilmente trasferite alla società di raccolta rifiuti. Anche per questo i sindacati, nei giorni scorsi hanno scritto al Presidente del Consiglio Comunale per chiedere l’audizione ai capigruppo consiliari, anche perché il civico consesso viene considerato l’ultimo organo a poter eventualmente “staccare la spina”: «Nei prossimi giorni, avvieremo tutte le iniziative di mobilitazione , fra cui lo stato di agitazione di tutto il personale. Pretendiamo chiarezza sul nodo Messinambiente – concludono iCrocè Pino e Lasagni – il problema dell’igiene ambientale non riguarda solo i lavoratori ma anche i cittadini che a causa di questa scellerata scelta del comune potrebbero trovarsi a subire gravi disagi in termini di servizio oltre che in termini di costi».