I dipendenti della Provincia “alzano la testa”: chiesta la revoca della determina su aumento indennità

I malumori sindacali che nelle ultime settimane hanno interessato soprattutto palazzo Zanca, fanno capolino anche presso l’ente di via Cavour. Questa mattina a palazzo dei Leoni si è tenuta una partecipata assemblea indetta dalle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, per discutere delle iniziative da intraprendere nei confronti dell’Amministrazione Provinciale in considerazioni dei problemi finaziari che interessano le casse dell’ente e che potrebbero ripercuotersi anche sui lavoratori.

Nel corso dell’incontro i dipendenti hanno espresso una grande preoccupazione per la condizione di stallo in cui versa l’Ente e anche per l’assenza di scelte fattive e concrete da parte dell’aministrazione Ricevuto: incarichi e consulenze , aumento delle indennità di carica , un grave deficit contabile e la paventata possibilità della dichiarazione di esubero per almeno 150 dipendenti. Per i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Crocè, Emanuele e Calapai, “ci si trova di fronte ad una gestione allo sbando, dove non c’è traccia di razionalizzazione della spesa o di tagli dei costi della politica, ma solo tagli alle retribuzioni del personale e l’internalizzazione di alcuni servizi quali la pulizia e del trasposto e l’assistenza ai disabili. Senza tenere conto – continuano – del problema occupazionale e della ulteriore perdita di posti di lavoro che la nostra città non potrebbe sopportare”.

Per i sindacati anche sul fronte del precariato le risposte tardano ada arrivare: “Si ha la spiacevole sensazione – scrivono – che del destino dei 98 precari che ormai da 25 anni, prestano servizio presso l’Amministrazione provinciale, non importi nulla a Ricevuto”. I lavoratori hanno accolto la proposta delle organizzazioni sindacali di procedere, attraverso le vie legali, per chiedere la condanna del Presidente Ricevuto per comportamento antisindacale, al fine di ottenere rispetto per le relazioni sindacali, la revoca delle deliberazioni adottate in tema di riorganizzazione delle strutture, posizioni organizzative e criteri di pesatura. I Segretari Generali su espresso mandato dei lavoratori, al termine dell’assemblea, hanno firmato il ricorso che domani sarà depositato al Giudice del Lavoro. Durante l’incontro è stato deciso inoltre di chiedere audizione al Presidente del Consiglio.

“Vogliamo vederci chiaro nella predisposizione del bilancio – concludono Crocè, Emanuele e Calapai – chiediamo l’immediata revoca della determina con la quale sono state aumentate le indennità agli amministratori. Riteniamo non sufficiente la dichiarazione di rinuncia da parte di alcuni assessori, il provvedimento va eliminato. In tempi di crisi i sacrifici non possono essere richiesti sempre ai lavoratori, la politica ha l’obbligo di dare l’esempio Chiediamo uno stop, alle consulenze, agli sprechi, alla concessione dei contributi. Insomma un cambio di rotta, monitoreremo ogni spesa autorizzata dall’amministrazione Ricevuto”.