La Piana commenta le dimissioni di Benedetto XVI: “Un gesto saggio”

“Dispiaciuti, sofferenti, ma sereni e fiduciosi”. Così Monsignor Calogero La Piana commenta le annunciate dimissioni di Papa Benedetto XVI che saranno definitivamente ufficializzate il 28 febbraio. Il primo pensiero dell’Arcivescovo è rivolto ai fedeli: “Anche io sono confuso e alle volte sconcertato, per una decisione che siamo però tenuti a rispettarla perché è frutto della scelta di un uomo saggio” ha commentato La Piana, rivolgendo poi parole di stima e affetto per il Papa dimissionario: “La sofferenza è tanta per l’affetto e il bene che vogliamo a questo Papa. La gratitudine immensa per quello che ci ha dato con il suo ricco magistero”. La notizia della volontà di Papa Ratzinger di abdicare al ruolo di Pietro è scoppiata come un fulmine al ciel sereno nel mondo cattolico e non. Seppur prevista dal diritto canonico, una cosa del genere non avveniva da oltre seicento anni. Da quel Papa Celestino V che per il suo rifiuto subì la condanna nel girone degli Ignavi da parte di Dante Alighieri. Ma Dante, si sa, era avverso al Papato e la situazione era molto diversa. Altra epoca, altra storia. Ratzinger lascia dopo sette anni di pontificato. Un periodo, è il caso di dire, breve ma intenso, in un tempo in cui la Chiesa è chiamata ad affrontate grandi sfide ed a superare enormi difficoltà. A contestualizzare la decisione di Benedetto XVI nell’attuale periodo storico è lo stesso Arcivescovo La Piana: “In un tempo in cui tutto scorre vertiginosamente, in un periodo storico in cui la chiesa è chiamata a confrontarsi con realtà e situazioni sempre nuove, la scelta di questo papa è saggia. Benedetto XVI ha giustificato la sua decisione con la frase “per il bene della Chiesa”.
Un papa privo di forze, infatti, non può assolutamente affrontare le sfide poste dal mondo contemporaneo. Prima la chiesa era monolitica e la società statica. Se un Papa stava male poteva ritirarsi anche per dieci anni senza che questo facesse molta differenza, perché era come se le cose andassero avanti per inerzia. Oggi non è più così. Al contrario…”. Un gesto di grande umiltà, quello del Papa Tedesco, dettato più dalla coerenza che dalla debolezza. Ci vuole una grande forza d’animo, del resto, anche nell’accettare i propri limiti. Una scelta a passo con i tempi, si potrebbe dire, che innegabilmente segna una svolta storica all’interno della Chiesa. Come afferma lo stesso La Piana: “Questa decisione imprime una svolta nel modo di pensare il servizio Pietrino all’interno di tutta la comunità cristiana”.Nel frattempo La Piana ha presentato la decima edizione di “Fede, Arte e Musica”, un calendario di dieci concerti e letture previsto, come ogni anno ormai, per il periodo della Quaresima. Il primo appuntamento si terrà sabato 23 febbraio e sarà dedicato all’Opera Omnia per Organo di Mendelsshon. Dopo il ritiro di Joseph Ratzinger, è previsto un nuovo conclave e quindi un nuovo Papa entro le celebrazioni della Pasqua. Già fioccano i commenti e le indiscrezioni sui possibili papabili. Molto forte sembra essere la corrente che spinge per un Papa Sud Americano, o più in generale la linea “terzomondista”, che auspica un Papa latino americano o di colore. Monsignor La Piana sorride dei pronostici. “Riconosco che la chiesa latina americana racchiude la presenza più numerosa dei Cristiani Cattolici. Da uomo di fede, però, ho imparato a non prevedere niente, fidandomi e affidandomi solo al volere dello Spirito Santo…”