Consuntivo 2013 e Piano di riequilibrio, a Palazzo Zanca regna il caos. Il Consiglio si spacca

Sono giorni caldissimi e frenetici al Comune di Messina. La scadenza imminente dei termini per l'approvazione del Piano di riequilibrio (mercoledì 3 settembre) ed il caos generato dalla bocciatura da parte dei revisori dei conti del bilancio consuntivo 2013 hanno fatto alzare le temperature in quel di quel di palazzo Zanca ed esagitato gli animi. La confusione è totale, anche sulla tempistica con cui votare la manovra finanziaria decennale ed il rendiconto. Per qualche consigliere comunale bisogna necessariamente dare priorità al consuntivo, sia perché i termini di approvazione sono abbondantemente scaduti – l'Aula avrebbe dovuto esitarlo entro lo scorso 30 giugno – sia perché il consuntivo è atto propedeutico al documento di risanamento. Secondo altri consiglieri, ma soprattutto secondo l`amministrazione Accorinti, si può invece dare tranquillamente la precedenza al Piano di Riequilibrio, che coprendo il periodo temporale 2013-2022, prende a riferimento il bilancio consuntivo 2012 ed il bilancio previsionale 2013, già approvati dall`Aula.

A fare un po` di chiarezza è la deliberazione n. 22 del 13 settembre 2013 della Corte dei Conti Sezione Autonomie, la quale spiega che non c`è un obbligo di legge preciso per cui il Piano debba essere approvato prima dei bilanci dell`esercizio in corso, ma dice anche che la circostanza contraria verrà valutata come elemento oggettivo di «perplessità». La Corte dei Conti avrà un ruolo fondamentale nella valutazione della manovra con cui l'ente intende risanare le proprie casse nei prossimi nove anni e siccome la magistratura contabile nei confronti del Comune di Messina nutre numerose remore, messe nero su bianco tante volte in questi anni, forse sarebbe meglio non "indispettirla" con una inadempimento che volendo potrebbe essere evitato.

Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi lunedì sera ed il consuntivo potrebbe fare capolino in occasione della seduta convocata alle 19 con il preventivo passaggio "mordi e fuggi" in commissione Bilancio. Tra martedì e mercoledì si potrebbe discutere e votare il piano di riequilibrio. Dopotutto, al Comune di Messina, è ormai prassi consolidata votare gli atti più importanti in piena zona Cesarini.

Il dilemma che attanaglia i consiglieri comunali è però di tipo politico. Molti esponenti del Civico Consesso si dicono orientati a votare positivamente il Piano di riequilibrio ma molto dubbiosi sul consuntivo 2013, alla luce del parere negativo dei revisori e soprattutto alla luce dell`inchiesta sui bilanci comunali del passato, che ha fatto tremare il Palazzo e coinvolto pure consiglieri ed ex assessori, alcuni dei quali attualmente siedono in Consiglio comunale. Sebbene si tratti di due documenti di natura completamente diversa, i consiglieri dei vari partiti si interrogano su come giustificare politicamente la scelta di accordare fiducia all`amministrazione sulla manovra finanziaria, bocciando invece il rendiconto che questa Giunta ha redatto, approvato e presentato con toni trionfalistici . Non bisogna poi sottovalutare un altro aspetto e cioè che il bilancio consuntivo 2012 su cui si regge il Piano di riequilibrio targato Signorino- Le Donne è quello "stroncato" dalla Corte dei Conti, che – come si ricorderà – per le incongruenze ed irregolarità riscontrate in quel documento contabile ha chiuso i rubinetti di Palazzo Zanca, obbligando l'ente a sostenere solo spese indifferibili ed espressamente previste dalla legge.

La situazione è, dunque, molto complicata e in pochissimo tempo bisogna trovare una strada da percorrere, per scongiurare il dissesto e, nel caso dei consiglieri, per non rischiare di andarsene a casa. Anche per questo una fetta del Consiglio comunale ha deciso di dialogare con l`amministrazione e studiare insieme a lei e mosse per non ritrovarsi senza il piano di riequilibrio e senza la speranza di poter aderire al salva-comuni ed usufruire del Fondo di Rotazione.

Nelle scorse ore si è già tenuto un "summit" tra il vicesindaco Signorino, i revisori dei conti del Comune, i componenti dell`Ufficio di presidenza della Commissione Bilancio (Nicola Cucinotta, Pippo Trischitta, Carlo Abbate) ed il vice-presidente del Consiglio comunale Nino Interdonato.

Durante l'incontro, che si è tenuto nella stanza della vice-presidenza, è stato deciso che il bilancio consuntivo 2013 approderà in Commissione ed in Consiglio comunale con tanto di emendamenti firmati direttamente dall`amministrazione comunale. Le 13 criticità riscontrate nel rendiconto dal Collegio dei revisori dei Conti obbligano infatti la giunta di Palazzo Zanca ad apportare i correttivi sollecitati dall’Organo di revisione e poiché non ci sono i tempi tecnici per ritirare e ripresentare la delibera di giunta si è optato per questa soluzione.

L'inusuale collaborazione tra l`amministrazione – a cui spetta il compito di correggere il bilancio secondo le indicazioni dei revisori – ed alcuni consiglieri – che nessuna diretta competenza hanno in merito – ha già fatto storcere il naso a qualche collega, che mal sopporta l`idea che la Giunta vada a chiedere "aiuto" al Consiglio solo quando si trova con le spalle al muro.

AGGIORNAMENTO ORE 14:SUL PIANO DI RIEQUILIBRIO E'ARRIVATO IL PARERE FAVOREVOLE DEI REVISORI DEI CONTI

Danila La Torre

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